AgenPress. L’Avvocato Luca Di Carlo, estremo difensore dei diritti umani, denuncia le responsabilità personali degli amministratori del legislativo, dell’esecutivo e del giudiziario dello Stato Italiano alla Corte penale internazionale per il crimine di democidio. Al legale si sono uniti anche illustri giuristi, avvocati, ed ex magistrati.
Nella denuncia dell’Avvocato si legge: “La libertà del Governo reprime la libertà del popolo sovrano Italiano accentrando tutti i poteri e disponendo delle forze pubbliche”. “E’ un governo non eletto dal popolo sovrano che accentra il potere e sancisce la fine della democrazia “Finché l’umanità sarà sempre più divisa ci saranno padroni sempre più uniti. Lo stato di diritto si fonda sulla legalità-legittimità costituzionale da parte di chi rappresenta le istituzioni in modo da garantire il rispetto della legalità. La separazione dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario è uno dei principi giuridici fondamentali dello Stato di diritto e della democrazia liberale ed oggi hanno perso l’originaria funzione”.
“Oggi assistiamo – continua il legale – alla riduzione dell’indipendenza e dell’unità dello Stato con la conseguente mutazione della Costituzione formale e della forma di Governo. La giurisdizione sovranazionale della Corte Penale deve farsi garante dei diritti nel territorio italiano. Ormai appare che lo stato di polizia ha trasformato le forze dell’ordine in forze di repressione.
Nella denuncia si trascrive anche l’estratto del resoconto della commissione delle Nazioni Unite sulla Sicurezza degli esseri umani statuisce che la: “Sicurezza significa proteggere le libertà fondamentali. Significa proteggere le persone dalle più diffuse minacce e situazioni critiche e pervasive, facendo leva sui loro punti di forza e le loro aspirazioni. Significa anche che la creazione di sistemi che siano in grado di dare alla gente la base su cui edificare la propria sopravvivenza, la dignità e la vita”.