Nappi (cons. Lega in Campania): “Il cabaret della paura di De Luca funzionava quando la Campania era lontana dal percorso materiale del coronavirus”

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AgenPress. Severino Nappi, consigliere della Lega in Regione Campania, è stato ospite del programma “L’imprenditore e gli altri” condotto da Stefano Bandecchi, fondatore dell’Università Niccolò Cusano, su Cusano Italia Tv (canale 264 dtt).

Sulla gestione dell’epidemia in Campania. “Abbiamo sentito per mesi la retorica della Campania che resisteva al coronavirus per l’abilità del presidente De Luca –ha affermato Nappi-. Il giorno dopo le elezioni la verità è uscita fuori e cioè che il cabaret della paura funzionava quando la Campania era lontana dal percorso materiale di questo virus. Quando invece, come sta accadendo, il virus prende un’altra strada, ecco che le magagne improvvisamente vengono fuori e sono gravi.

E’ l’inefficienza di un sistema sanitario che noi abbiamo denunciato molte volte e che si accompagna con dei pericolosi chiaroscuri. Cito un dato molto preoccupante: secondo l’Anac in Campania si spende 76mila euro per ciascun contagiato, in Valle d’Aosta 4800 euro e in Lombardia 5mila. Il motivo di questa differenza è misterioso, tant’è che abbiamo chiesto l’istituzione di una commissione d’inchiesta per capire che fine ha fatto questo denaro. Abbiamo gli ospedali anti-covid che erano strutture prefabbricate, costruite inutilmente perché c’erano ospedali che sono chiusi e potevano essere utilizzati.

C’è un dato inquietante che riguarda la modalità con cui si è selezionato il laboratorio che doveva fare i tamponi privati, con un bando aperto e chiuso in 24 ore. In generale sul sistema della sanità campana c’è molto su cui interrogarsi. In Campania la battaglia contro il covid, combattuta come ha fatto De Luca con terrore e cabaret, di fatto ha lasciato molti più contagiati e morti di quello che sembra perché i morti e i contagiati sono anche l’economia campana”.

Sulla sconfitta del centrodestra in Campania. “Certamente il centrodestra in Campania ha la responsabilità, nonostante la nostra volontà, di non aver avviato un percorso di reale cambiamento e rinnovamento. Il vero tema è che oggettivamente la Campania ha vissuto nella stagione del coronavirus la sensazione di un pater familias che garantiva sicurezza e tutela, è stato bravissimo da questo punto di vista De Luca. Se tutti i giorni sei da solo in tv, per ore e ore, a raccontare la storia che la Campania è salva grazie a te, i cittadini sono ben propensi a dargli credito. Non è un caso che De Luca abbia voluto accelerare ad ogni costo il tema del voto”.

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