AgenPress – L’assenza di una soluzione basata su un consenso “potrebbe portare ad un moltiplicarsi delle tasse sui servizi digitali e un aumento della frequenza delle controversie commerciali e fiscali”.
Lo dice l’Ocse lanciando un nuovo avvertimento sui rischi legati all’assenza di un accordo su una web tax internazionale.
“Nel peggiore scenario una guerra commerciale mondiale suscitata dall’adozione di tasse unilaterali sui servizi digitali, potrebbe tagliare il Pil mondiale di oltre l’1% annuo”.
“E’ chiaro che nuove regole sono necessarie con urgenza per garantire l’equità e la giustizia dei nostri sistemi fiscali e adattare l’architettura fiscale internazionale dinanzi all’emergere di nuovi modelli di business e alla trasformazione di quelli più vecchi. In assenza di soluzione mondiale fondata sul consenso, il rischio di nuove misure unilaterali e non coordinate è reale e aumenta di giorno in giorno”, ha detto il segretario general, Miguel Angel Gurria.
“Un fallimento rischierebbe di portare controversie fiscali che potrebbero degenerare in guerre commerciali, in un momento in cui l’economia mondiale è in grande difficoltà”. Secondo l’Ocse, la comunità internazionale ha comunque compiuto dei “progressi sostanziali” verso la conclusione di una soluzione di lungo termine fondata su un consenso. Un’intesa è stata raggiunta per proseguire gli sforzi in vista di un accordo entro metà 2021.