AgenPress. Sono i tecnici della vendita e della distribuzione le figure professionali più ricercate dalle aziende italiane. Nella top-ten elaborata dall’Università Niccolò Cusano di Roma spiccano poi i tecnici della riabilitazione e gli infermieri. A chiudere la classifica gli insegnanti dell’infanzia, ruolo di cui c’è sempre bisogno soprattutto ora che le scuole stanno ripartendo con nuove regole legate all’emergenza sanitaria.
A pochi giorni dall’avvio dell’anno accademico, per aiutare tutti gli studenti ancora indecisi sul proprio percorso universitario, l’Unicusano pubblica un’infografica dettagliata sulle professioni più richieste dal mondo del lavoro. Nell’attesa del tradizionale appuntamento “Career Day” in programma l’8 ottobre dalle ore 10, che quest’anno sarà trasmesso in diretta su Cusano Tv (canale 264 del digitale terrestre) per contenere il rischio diffusione del virus Covid-19.
L’infografica si presta a essere un valido strumento non solo per le future matricole, ma anche per i lavoratori che vogliono fare un upgrade di carriera, laureati triennali che devono decidere se inserirsi nel mondo del lavoro o iscriversi a un corso di laurea magistrale.
A emergere un primo dato interessante: chi abbandona gli studi tra i 18 e i 24 anni ha un tasso di occupazione pari al 27,8%, percentuale che ben evidenzia l’importanza di conseguire almeno una laurea di primo livello.
Attualmente le facoltà più richieste nel mondo del lavoro appartengono alla sfera economica: oltre alle tradizionali figure professionali, il 23% delle aziende è alla ricerca di esperti in ambito STEM, ovvero analisti e progettisti di software.
In media, a guadagnare di più, sono i laureati in Medicina: a un anno dalla laurea il loro stipendio si aggira sui 1.717 euro al mese. Dato indicativo, che rende più complesso il quadro dell’inserimento nel mondo del lavoro. Se i laureati triennali si inseriscono prima nel mondo del lavoro, i laureati magistrali proseguono con percorsi formativi, quali tirocini e scuole di specializzazione, per arrivare a ricoprire cariche più alte e quindi a percepire anche stipendi più alti. Non è detto, quindi, che chi decide di proseguire gli studi, poi sia più penalizzato degli altri.
L’infografica affronta poi il tema del Gender Pay Gap, con cui si delineano le competenze più richieste sul posto di lavoro, e della Digital Transformation che, secondo le proiezioni in possesso dell’Unicusano, sarà la domanda nei prossimi cinque anni.