Agenpress. “Vorrei ricordare a Laura Boldrini, già presidente della Camera dei Deputati e parlamentare a poco del Partito Democratico, che nelle carceri italiane non esistono e non lavorano ‘guardie’ ma donne e uomini appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria. Da lei, come da tutti, ci aspettiamo il dovuto rispetto. E vorrei chiederle se per lei è normale che un ispettore di Polizia Penitenziaria, come avvenuto nel carcere di S. Gimignano, debba subìre una ferita, conseguenza delle intemperanze di un detenuto nordafricano, e rimediare 12 punti di sutura perché non aveva nulla con cui difendersi, come ad esempio il taser. Boldrini, non siamo carne da macello!”
Lo Donato CAPECE, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, dopo avere ascoltato alcune dichiarazioni della parlamentare Laura Boldrini alla Camera dei Deputati in relazione alla interrogazione parlamentare (“Iniziative, anche normative, in merito all’improprio uso da parte di terzi di divise e simboli appartenenti alle forze dell’ordine, anche in considerazione dei recenti episodi occorsi presso gli istituti penitenziari di Spoleto e San Gimignano”).
“Rammento alla Boldrini che la tutela e la sicurezza del personale in servizio presso gli istituti detentivi devono sempre rappresentare il fondamento di qualsivoglia riforma penitenziaria, atteso che la Polizia Penitenziaria svolge una funzione essenziale per conto della comunità, prodromica alla sicurezza dei detenuti e di quanti altri sono presenti negli istituti. Questo, evidentemente, è un dettaglio per quanti entrano in carcere a visitare i detenuti e spesso si dimenticano di incontrare anche il personale di Polizia Penitenziaria, che per qualcuno altro non sono che ‘guardie’.
Quella di S.Gimignano è stata l’ennesima grave e intollerabile aggressione da parte di detenuti ai danni di appartenenti alla Polizia penitenziaria nell’indifferenza della politica, di chi governa, di chi è maggioranza e di chi è all’opposizione in Parlamento. Ai tutti i poliziotti penitenziari feriti, contusi e offesi va la nostra vicinanza e solidarietà. La situazione nelle nostre carceri resta allarmante e la realtà è che i nostri poliziotti continuano ad essere aggrediti senza alcun motivo o ragione. Altro che liquidarci come delle ‘guardie’ come oggi ha fatto alla Camera dei Deputati la parlamentare Boldrini!”