Nonostante gli aut aut degli “olandesi emiliani” di casa nostra, l’Italia si salva se si salva il suo Mezzogiorno, non se si continuano a rapinare le risorse del bilancio pubblico nazionale e del Fondo di coesione europeo destinato al Sud per finanziare il privilegio assistenziale del Nord. Non è più consentito alla classe politica meridionale di non agire unita riducendosi a scendiletto del potere tosco-emiliano di sinistra e lombardo-veneto della destra pur di continuare a litigare tra di loro
AgenPress. Piovono dal cielo 209 miliardi. Non abbiamo mai avuto tanti soldi. Ogni partito fa la sua proposta. Ogni ministro. Anche quelli che aprono bocca senza mai pensare. Ogni sindaco. Ogni Presidente di Regione. Facciamo questo. Facciamo quello. Facciamo la rivoluzione digitale.
Apriamo un negozio di pizze e fichi. Rifacciamo tutti gli ospedali del Sud e diamo più soldi alla sanità del Nord. E chi più ne ha più ne metta. La verità è che il Paese stava fallendo e rischia ancora di fallire per cause pandemiche sopravvenute e colpe sue che vengono da lontano. La verità è che l’Europa franco tedesca non disinteressatamente sta facendo di tutto per tenerci in vita perché ha paura della pesantezza del botto che potremmo fare e vuole finalmente provare a fare l’Europa.
La verità è che la Cancelliera Merkel ha dovuto fare ragionare olandesi e austriaci mettendo mano al portafoglio in nome di un’idea europea solidaristica che chiede all’Italia di investire sul suo Mezzogiorno e risolvere il problema del riequilibrio territoriale senza sapere che nulla può (nemmeno lei) contro il muro di privilegi che “olandesi e austriaci di casa nostra” difendono alla morte.
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