AgenPress. Il Sindaco di Lampedusa Salvatore Martello è intervenuto ai microfoni de “L’Italia s’è Desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus. Con il sindaco Martello è stato fatto il punto della situazione su quanto sta accadendo a Lampedusa.
Arrivato l’esercito. “Dobbiamo affrontare tantissimi problemi. Continua ad esserci vento per cui la nave Aurelia non può attaccare, quindi o lo farà stasera sul tardi o domanti mattina. Ieri è arrivato l’esercito per controllare chi scappa dal Centro. Qualcuno, nei giorni scorsi, è uscito dal centro di accoglienza ma possono stare tutti tranquilli perché coloro i quali hanno mostrato sintomi da Covid sono stati rigorosamente controllati ed isolati dai migranti in un edificio apposito”.
Migranti contagiati in giro per l’isola. “Questa notizia ha creato un danno economico all’isola di Lampedusa raccontando che i migranti contamineranno tutti, è una grandissima falsità. Nessun turista che è stato a Lampedusa ha mostrato segni di Covid contrariamente ad altre realtà. Quando si parla del problema del contagio bisogna stare attenti, una notizia del genere ha fatto spegnere completamente i telefoni e nessuno prenota più a Lampedusa. Per fare politica non si può giocare sulla pelle della gente. Mi riferisco a Salvini che è stato a Lampedusa all’interno dell’hotspot senza mascherina, quindi lui dovrebbe osservare la quarantena. Ho le fotografie, le ha messe lui sulla sua pagina. Non si può giocare su problemi così seri”.
Ordinanza Musumeci. “Il valore di questa ordinanza è di smuovere, se ci riesce ma non mi pare, il Governo sul problema delle migrazioni. Non dico se sia giusta o sbagliata l’ordinanza. Dico che questa ordinanza ha avuto il compito di svegliare il Governo afflitto da un silenzio assordante. Però se noi chiudiamo l’hotspot, quando ci saranno nuovi arrivi spontanei i migranti dove andranno? Questo è perché non c’è programmazione e pianificazione. Tutti i governi hanno fallito. Porti chiusi di Salvini? La situazione era uguale, identica. C’era giusto più esposizione mediatica”.