Caso Palamara. Spunta il nome di Travaglio. Sansonetti: “è lui il ministro della Giustizia”

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Agenpress – A fare il nome di Marco  Travaglio è  la pm Annamaria Picozzi che in una conversazione telefonica con Luca Palamara, tra le chat rilanciate da La Verità, sosterrebbe: “Io una ragazza già dei nostri su cui possiamo puntare ciecamente ce l’ho. Non so quanti sono i posti disponibili a Palermo. Ma uno ce lo dobbiamo prendere”, e prosegue affermando  quella che Dagospia ritiene venga “interpretata come una vera e propria minaccia al capocorrente Palamara”: “Se mi dai buca chiamo Marco Travaglio”. Il presidente dell’Associazione nazionale magistrati non si fa trovare impreparato. E prontamente replica, tranquillizzando la pm: “Mi sta simpatico”.

Palamara è imputato al centro di un procedimento in corso a Perugia con l’accusa di corruzione. Sospeso dal Csm, è finito al centro di “conversazioni telefoniche” con due sue colleghe dell’Antimafia a ridosso della votazione per la scelta del procuratore di Roma.

E di Travaglio parla il Riformista, di Piero Sansonetti,  definendolo “ministro di Grazia e Giustizia di cui Alfonso Bonafede è un sottosegretario, ha pubblicato sul giornale ufficiale del Ministero un lungo articolo nel quale espone il suo programma politico sul come riformare la giustizia.

Molto più potere ai Pm, meno potere ai procuratori. Non ci deve essere nessun controllo. Ogni Pm può controllare il suo territorio, arrestare chi vuole, mettere in prigione, far confessare e occuparsi di scandali politici che sono i principali reati da perseguire.

Il programma è quello dello Stato dei Pm. Travaglio premette che gran parte dei vertici della magistratura sono corrotti tranne quelli legati a lui come Nino Di MatteoPiercamillo Davigo e Nicola Gratteri. Certo Di Matteo che ha accusato Bonafede di trattativa Stato-mafia è un problema in questo caso. Strano che il Csm non fa chiarezza su questa cosa e non apre un’inchiesta.

Il ministro della giustizia Travaglio vuole che sia fatta la sua riforma della magistratura, che siano cacciati i pochi magistrati garantisti, che sia fatta piazza pulita al Csm. Vuole assumere direttamente il controllo del partito dei Pm che sta combinando tanti guai e vuole, con i suoi uomini, portare avanti il suo programma politico”.

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