Falcone. Di Vitale (pres. Trib. Palermo), “c’è un’antimafia che vive di riflessi mediatici e di momenti celebrativi”

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Agenpress –  “C’è un’antimafia che vive di riflessi mediatici e di momenti celebrativi. Il ricordo di Falcone non può avere  “fini celebrativi” e anzi occorre segnalare che una certa “antimafia di facciata utilizzi schemi strumentali accreditandosi come la parte buona”.

Lo ha detto il  presidente del tribunale di Palermo, Salvatore Di Vitale, intervenuto all’assemblea dei rettori siciliani dedicata alla strage di Capaci.

Per questo occorre, a giudizio del presidente del tribunale, “una sinergia culturale che cambi anche il significato della stessa parola antimafia dandole un senso proiettato verso una lettura positiva”.

Di Vitale ha ricordato il clima ostile che anche a palazzo di giustizia ha ostacolato l’impegno di Falcone a creare gli strumenti più idonei per la lotta a Cosa nostra.

“Ma mentre Falcone  cercava di sperimentare nuovi metodi professionali e nuovi meccanismi per colpire la mafia e la sua globalizzazione c’era chi, proprio ai vertici di questo palazzo, invitava Rocco Chinnici a evitare che i suoi giudici rovinassero l’economia siciliana, tanto i giudici istruttori non hanno mai scoperto nulla”.

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