Agenpress. A teatro entrerebbe nel genere della sceneggiata ma in realtà, il testo e le modalità con cui è stato presentato, il decreto sulla cosiddetta regolarizzazione dei lavoratori e delle lavoratrici migranti è una beffa che di fatto garantisce il potere di ricatto di padroni e caporali.
Si “regolarizzano” temporaneamente solo le braccia necessarie e si pongono vincoli e lacciuoli tali che solo pochi potranno beneficiare di tale “privilegio”. Si è scelto, per vigliaccheria e subalternità ad un pensiero di destra, di rimanere anche al di sotto della “sanatoria” del 2009 del ministro Maroni, rifiutandosi di guardare la realtà e di intervenire come governo in favore degli uomini e delle donne che avrebbero bisogno di poter emergere.
Si è ignorata, in nome di ciò, anche l’urgenza di garantire a tutte/i l’iscrizione al SSN. Neanche di fronte ad una micidiale pandemia si è voluto garantire una sanatoria generalizzata e immediata per gli uomini e le donne presenti in Italia.
Checchè ne dica la commossa ministra Bellanova si fa l’ennesimo favore a sfruttatori e caporali, ci si rifiuta di introdurre banali elementi di civiltà in un paese sfinito. Rifondazione sarà accanto a chi, se questo sarà il testo definitivo, si mobiliterà anche con lo sciopero per ottenere di più. Chi è più sfruttato e lotta, rafforza i diritti di tutte/i noi. Evitateci l’ipocrisia di farlo passare per un provvedimento per gli immigrati, è un provvedimento a favore delle imprese.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale
Stefano Galieni, responsabile nazionale immigrazione PRC-S.E.