Silvia Romano. Poesia sul portone, “perdonali, non sanno quale dio pregare”

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Agenpress – La casa di Silvia Romano ancora pattugliata dalle forze dell’ordine. Dalla vetrata del portone nel quartiere Casoretto sono stati tolti quasi tutti i cartelli con i messaggi di benvenuto per la giovane cooperante. Ne sono rimasti un paio, l’ultimo è una composizione poetica, scritta a penna su un foglio bianco, ‘Canto per Silvia’, un messaggio contro i tanti insulti ricevuti dalla ragazza dopo il ritorno in Italia e l’annuncio della conversione all’Islam. “Perdonali Silvia. Perché non sanno quello che dicono. Purtroppo, non sapranno mai cosa dire. Perché anche se loro vanno in chiesa tutte le domeniche non sanno per quale dio pregare”, recita il testo firmato dall’artista Riccardo dell’Orfano, che si conclude così: “E se l’umano che crede in dio diventa disumano, allora non credo più in dio, credo in me e in te Silvia Romano”.

Silvia  sta bene, e ha risposto al saluto in lingua araba al custode egiziano che le ha detto ‘as-salamu’ alaykum’, sul pianerottolo del palazzo di Milano.  La sua storia ha attirato anche l’interesse di una tv araba, il cui inviato da Londra è uno dei giornalisti che anche oggi sono appostati davanti al condominio del quartiere Casoretto.

 

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