Agenpress. “La vicenda di Silvia Romano deve farci riflettere sulle attività di volontariato in scenari internazionali ad alto rischio. Se il loro ruolo di intervento umanitario è senza dubbio importante, d’altra parte è necessario fissare nuovi paletti per le attività delle nostre Ong in zone pericolose: serve un albo, un elenco, un ‘bollino blu’ che distingua chi è abilitato ad operare professionalmente – perché possiede le competenze e i riferimenti per non mandare il personale allo sbaraglio – da chi organizza forme di generosità estemporanee e rischiosissime.
La missione di Silvia Romano in Kenya apparteneva senz’altro alla seconda categoria, non avrebbe mai dovuto svolgersi in quella forma. Stiamo preparando una proposta di legge per la regolamentazione, perché quel tipo di missioni mette a rischio non solo la vita di chi partecipa, ma anche la sicurezza nazionale”.
Lo afferma in una nota Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia.