Banche, Scandurra: “E’ più facile prendere il virus che i soldi”

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Agenpress. “E’ più facile prendere il virus che i soldi. Le garanzie di Stato ci sono, servono o no? La verità è che siamo il Paese dei controlli e delle sanzioni. Dei dubbi e dei sospetti. Delle parole e delle promesse.

Siamo l’Italia che sa già come controllare quel che deve ancora riaprire, come multare ciò che deve ancora riprendere, come affossare ciò che è già impossibile salvare. Siamo una nazione di chiacchiere, fogli firmati e procedure. Le sparate del Governo Conte restano soltanto ceneri di fuochi d’artificio scagliati in aria in conferenze stampa a reti unificate. Illusioni per chi ancora è convinto che esista uno Stato, e soprattutto uno Stato centrale capace di fare bene.

Mentre le banche nicchiano, i tecnici discettano, e la gente muore. Di malattia, di fame, di inedia. Il che, a ben vedere, è il danno più grave. Siamo un Paese di sognatori soltanto capaci di credere alle favole. Peccato che però, questa volta, non ci attende un lieto fine. Confidiamo fiduciosi nella Divina Provvidenza”.

Lo afferma nella sua opinione odierna ad Agenpress il giornalista e saggista Maurizio Scandurra.

 

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