Agenpress – Il laboratorio di Wuhan, al centro delle speculazioni internazionali sull’origine del Covid-19 alla base dell’attuale pandemia, è finito nel mirino degli hacker.
A riferirlo il South China Morning post, citando un rapporto del sito web di intelligence Site, scrive che il Wuhan Institute of Virology, era tra gli obiettivi dei pirati informatici che avevano anche preso di mira indirizzi email e login di dipendenti dell’Oms, finiti online martedì.
A Pechino il ministero degli Esteri cinese non ha confermato se il tentativo di pirateria online ci sia stato oppure no, ma il portavoce Geng Shuang ha rimarcato che “i cyber-attacchi contro le istituzioni che combattono la pandemia di coronavirus dovrebbero essere condannati in tutto il mondo”.
Le informazioni sono state diffuse con account Telegram, Twitter e altri canali, soprattutto quelli già utilizzati da estremisti di estrema destra, mentre ci sono stati tentativi di entrare nelle caselle di posta elettronica grazie ai dati raccolti.
Non è chiaro chi abbia architettato ed eseguito l’operazione di furto informatico che avrebbe avuto come scopo il recupero di dati sensibili sul Covid-19, ma gli autori potrebbero essere legati alle teorie sulle origini del coronavirus che vedono al centro dei sospetti il laboratorio di Wuhan, il capoluogo della provincia dell’Hubei che è stato il focolaio della pandemia.
L’attacco hacker non sarebbe stato l’unico avvenuto ai danni della Cina durante la settimana. Secondo il gruppo di cyber-sicurezza FireEye, hackers sponsorizzati dal Vietnam hanno fatto un blitz nelle email dei dipendenti pubblici di Wuhan e del ministero per la Gestione delle Emergenze cinese: un’accusa però respinta come “senza fondamento” dal ministero degli Esteri di Hanoi.