Agenpress – Il decreto imprese è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed entra quindi in vigore. Il decreto contiene misure sulle garanzie statali al credito alle imprese, il rinvio di alcune scadenze fiscali, l’estensione delle norme di golden power e la proroga dei termini processuali.
Cambiano i requisiti del ‘bonus’ da 600 euro per i professionisti, previsto dal decreto Cura Italia: infatti, si precisa ora che l’indennità spetta agli iscritti “in via esclusiva” alle Casse private “non titolari di trattamento pensionistico”.
Nel decreto sono presenti le norme per l’accesso al credito con le garanzie dello Stato e quelle per consentire la continuità delle attività imprenditoriali con impatto sul codice d’impresa e sul diritto fallimentare.
Niente dividendi e riacquisto di azioni proprie per un anno e l’obbligo di destinare il finanziamento per costi del personale e investimenti di attività localizzate in Italia: sono i due principali paletti di accesso al credito garantito previsti dal Dl. Meno vincolante la norma sul lavoro: “L’impresa che beneficia della garanzia assume l’impegno a gestire i livelli occupazionale attraverso accordi sindacali”.
Vengono poi sterilizzate le commissioni che si possono limitare al recupero dei costi ed essere inferiori ai prestiti senza garanzia.