AgenPress – La Cina ha annunciato che Hong Kong sospenderà i trattati di estradizione e di assistenza giudiziaria con Canada, Australia e Regno Unito, in risposta agli atti “di intromissione in vicende interne”, tra cui proprio le analoghe misure adottate dai tre Paesi contro l’ex colonia britannica dopo l’imposizione della legge sulla sicurezza nazionale da parte di Pechino. Lo ha reso noto il portavoce del ministero degli Esteri, Wang Wenbin. Oggi la Nuova Zelanda ha annunciato la sospensione del trattato di estrazione con Hong Kong, in risposta alla nuova legge sulla sicurezza imposta dalla Cina sul territorio semi-autonomo.
Secondo il ministro degli Esteri neozelandese, Winston Peters, la nuova legge sulla sicurezza è contraria agli impegni assunti dalla Cina nei confronti della comunità internazionale. “La Nuova Zelanda non può più fidarsi del fatto che il sistema giudiziario penale di Hong Kong sia sufficientemente indipendente dalla Cina”, ha affermato Peters in un comunicato.
Anche gli Usa si preparano a fare lo stesso. La Cina ha accusato tutti i Paesi di interferire negli affari domestici, difendendo la legge sulla sicurezza nazionale come cruciale per ristabilire l’ordine nell’ex colonia scossa dalle proteste pro democrazia da giugno 2019, sfociate in violenze.
“Le azioni sbagliate di Canada, Australia e Gran Bretagna nella politicizzazione delle cooperazione giudiziaria con Hong Kong ha seriamente colpito le basi della cooperazione – ha detto il portavoce del ministero degli Esteri, Wang Wenbin. La Cina ha deciso di sospendere i trattati sulle estradizioni tra Hong Kong e Canada, Australia e Gran Bretagna, così come gli accordi sulla cooperazione giudiziaria penale”.