AgenPress. E’ nata l’Europa, diciamo che è diventata adulta, ha superato la prova della maturità. La Merkel ha compreso la lezione della storia. Speriamo che la comprenda anche l’Italia. Concludevamo così ieri e da qui vogliamo oggi ripartire. Siamo francamente stufi di tutti questi analisti nostrani che vanno a fare i conti sul bottino dei cosiddetti Paesi frugali per raccontare estasiati i “furti” altrui o alimentare i soliti dubbi italiani con l’obiettivo unico di oscurare il progetto politico dell’accordo sul Recovery Fund.
Che è quello di un’Europa forte finalmente consapevole che può esistere solo così perché altrimenti si dissolverebbe. Che è quello di una cancelliera Merkel che fa l’esatto contrario di ciò che fece (sbagliando) durante la crisi dei debiti sovrani quando il cerino acceso della Grecia incendiò tutti i Paesi del Sud Europa a causa dei litri di benzina di austerità versati ottusamente da lei e Sarkozy nel fuoco di una crisi dell’economia reale che aveva bisogno dell’esatto opposto e, cioè, di liquidità e investimenti per spegnere subito l’incendio.
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