AgenPress. “Come ha detto oggi il presidente del Consiglio Conte, il risultato del Recovery fund appartiene all’Italia intera, non solo al governo o alle forze di maggioranza. Ma sicuramente vanno riconosciuti i meriti a chi ha condotto un negoziato durissimo. Il mancato riconoscimento di questo successo è semplicemente infantile.
Matteo Salvini, che indossa i panni del sovranista quando gli fa comodo, non pensa agli interessi del Paese. Il suo è un comportamento anti-italiano, che conferma l’inadeguatezza alla leadership: un profilo del genere non può assumere un ruolo di comando nell’ambito istituzionale. Se ci fosse stato Salvini al posto di Conte, e per fortuna non è stato così, l’Italia sarebbe uscita svilita e derisa. E senza un euro”.
Lo dichiara il deputato di èViva, Luca Pastorino, segretario di presidenza alla Camera per Leu.
“I miliardi del Recovery fund – aggiunge Pastorino – rappresentano una partita decisiva per il sistema-Paese. È un’occasione di rilancio che deve guardare soprattutto alla crescita dell’occupazione in un meccanismo di garanzie e diritti dei lavoratori. Auspico, come fatto in altre circostanze, il contributo costruttivo delle opposizioni in un contesto di dialogo con la maggioranza. Ma se le premesse sono quelle di un Salvini che nega l’innegabile, a differenza degli altri alleati di centrodestra, è difficile immaginare un confronto serio e di merito con la Lega”.