AgenPress – E’ “ancora possibile” che non vi sia “nessun accordo” al vertice europeo. “C’è molta buona volontà ma anche molte posizioni diverse, farò ogni sforzo ma è ancora possibile che oggi non si possano ottenere risultati”. Lo dice la cancelliera tedesca Angela Merkel arrivando al summit, dove i leader Ue sembra si stiano avvicinando ad una cifra di compromesso sulla dotazione dei sussidi del Recovery Fund.
Il tentativo sarà quello di non scendere sotto i 400 miliardi di euro, anche se non sarà facile, vista la determinazione dei Frugali (Olanda, Svezia, Austria, Danimarca) e Finlandia a sforbiciare il più possibile. D’altra parte però, non scendere al di sotto di una certa soglia sarà necessario per ottenere l’ok di Italia e Spagna ad inserire il ‘super freno di emergenza’ sulla governance dell’attuazione dei piani nazionali di riforma.
Lo spiegano fonti diplomatiche europee al termine della seconda giornata della plenaria del vertice europeo, mentre a notte inoltrata si è svolta una nuova riunione del presidente del Consiglio europeo Charles Michel con i leader dei frugali, la premier finlandese, la cancelliera tedesca Angela Merkel ed il presidente francese Emmanuel Macron.
Secondo fonti italiane, in serata è emersa l’ipotesi che il punto di caduta possa essere quello di 420 miliardi di sovvenzioni e 330 di prestiti. Nel corso della giornata sono stati fatti numerosi incontri per cercare di avvicinarsi ad un ammontare di compromesso e, visti i progressi, nella notte si continuerà a lavorare per elaborare una nuova proposta. In particolare, Merkel ha fatto muro, con il sostegno di altri leader, alle richieste insistenti dei Frugali per tagli ancora più ampi.