AgenPress. Con una nuova ordinanza nella regione Lombardia termina l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto, purché sia mantenuta la distanza di sicurezza di almeno un metro tra le persone. La nuova ordinanza è stata firmata dal presidente Attilio Fontana, ed è valida fino al 31 luglio. Resta l’obbligo di usare le mascherine o, in subordine, un indumento a copertura di naso e bocca, nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto.
La revoca dell’obbligo di indossare la mascherina all’aperto, purché sia mantenuta la distanza minima anti-contagio, “non è un liberi tutti, – spiega Fontana – bisogna dirlo evidenziarlo e sottolinearlo” dunque i lombardi devono “continuare a rispettare le regole”. Fontana quindi si rivolge ai lombardi: “Siete stati bravi, continuate a rispettare le regole perché è merito vostro se siamo passati dalla situazione peggiore del Paese ad una situazione assolutamente controllabile”.
Si potrà inoltre giocare a carte e leggere i giornali al bar o nelle sale di attesa. La nuova ordinanza della Regione Lombardia recepisce così le linee guida della Conferenza della Regioni negli esercizi pubblici: “e’ consentita la messa a disposizione, possibilmente in piu’ copie, di riviste, quotidiani e materiale informativo a favore dell’utenza per un uso comune – si legge nell’ordinanza – da consultare previa igienizzazione delle mani” e nelle sale giochi e nei circoli culturali e ricreativi sono consentite le attivita’ ludiche quali ad esempio il gioco delle carte purche’ sia rigorosamente rispettato regole quali l’obbligo di utilizzo di mascherina, l’igienizzazione frequente delle mani e della superficie di gioco e il rispetto della distanza tra giocatori”.
Resta obbligatoria la misurazione della temperatura per il datore e per i dipendenti, così come per i clienti dei ristoranti: “Se tale temperatura dovesse risultare superiore a 37,5 non sarà consentito l’accesso alla sede e l’interessato sarà informato della necessità di contattare il proprio medico curante”.
Il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, prende atto della decisione del Governo di indire le elezioni il 20-21 settembre e quindi provvederà “a firmare il decreto di indizione delle consultazioni regionali nei termini previsti dalla legge, la quale recita che il provvedimento venga adottato e pubblicato almeno 50 giorni prima della data fissata per l’apertura delle urne”.
Infatti il Consiglio dei Ministri ha indetto per il 20 e il 21 settembre la tornata elettorale per lo svolgimento del referendum sulla riduzione dei parlamentari e per le elezioni supplettive nei collegi uninominali 03 della Sardegna e 09 del Veneto.
Zaia pertanto conferma che “il Veneto andrà all’election day il 20 e il 21 settembre. Finalmente il Governo è arrivato a questa sofferta decisione. Se avessero, tuttavia, accolto la proposta dei Presidenti delle Regioni, si sarebbe già votato, in un periodo sicuro dal punto di vista sanitario”.
In Sicilia ordinanza del presidente Nello Musumeci, su migranti e quarantena su navi di arrivo: “I migranti che raggiungono le coste siciliane con imbarcazioni di grandi dimensioni, con mezzi di soccorso delle Ong, o di organizzazioni statali, europee e internazionali, ovvero con mezzi propri, sono sottoposti a visita medica” e “sono posti in quarantena per un tempo non inferiore a 14 giorni a bordo della nave di arrivo, dove ciò sia consentito in sicurezza, o su ‘navi-quarantena’ all’uopo predisposte dalle Autorità del governo centrale”, prevede l’ordinanza che indica anche l’obbligo di eseguire gli accertamenti sierologici per tutti i migranti e anche il tampone per chi presenta i sintomi da infezione da Coronavirus. Gli esami, dove possibile, sono da eseguire sulle navi. Si istituiscono anche le “Aree speciali di controllo nelle zone portuali di sbarco e vicino agli hot spot, dalle quali è fatto divieto di uscire”.