AgenPress. Durante il vergognoso “dibattito” – se così può essere chiamato – tra Donald Trump e il Presidente Volodymyr Zelensky, il tycoon ha più volte rinfacciato al presidente ucraino di non “avere le carte per fare il duro” e ha sostenuto che rivendicare una pace giusta porterebbe a una guerra mondiale.
Oggi Trump ha annunciato l’interruzione degli aiuti esteri bloccando USAID, l’agenzia che si occupa dello sviluppo internazionale, mettendo a repentaglio i fondi che arrivano anche a tante ONG che promuovono i diritti umani o che lottano contro malattie come la poliomielite e l’HIV.
La risposta dell’Europa, per fortuna, non si è fatta attendere: la carta per l’indipendenza di Kyiv e per l’integrità della sua sovranità si chiama Europa! Dopo l’imbarazzante botta e risposta, il Primo Ministro del Regno Unito, Keir Starmer, è stato uno dei primi leader europei, assieme all’instancabile lavoro di Emmanuel Macron, a contestare il vile attacco di Trump a Zelensky e a ribadire il sostegno inglese alla causa ucraina. Ha, infatti, ospitato in Gran Bretagna un vertice dei leader europei per ricordare che, nonostante i fatti d’oltreoceano, l’Ucraina non è e non sarà mai sola.
Adesso tocca a noi. Mai come in questo periodo storico, il futuro dell’Europa dipende esclusivamente dagli europei. La pace, la stabilità e l’equilibrio geopolitico del nostro continente non può sottrarsi da questo impegno esistenziale. Viva gli Stati Uniti d’Europa! Viva l’Ucraina libera!