Lorenzo Damiano: “Ogni governo dovrebbe avere un Ministro della Pace”

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AgenPress. Il ritorno di Lorenzo Damiano, figura nota per le sue controverse prese di posizione durante la pandemia, non passa inosservato. L’ex leader no-vax e candidato sindaco di Conegliano con il discusso gruppo “Norimberga 2” è riemerso dal silenzio, scegliendo il palcoscenico di La Zanzara, il celebre programma di Radio24 condotto da Giuseppe Cruciani e David Parenzo, per raccontare la sua nuova missione.

Damiano, che durante la pandemia aveva clamorosamente abbandonato le sue posizioni no-vax dopo essere stato ricoverato al Covid hospital di Vittorio Veneto, aveva lanciato un appello pubblico a favore della Scienza. Poi, per un lungo periodo, di lui non si era saputo più nulla. Fino a martedì 4 febbraio, quando è riapparso ai microfoni del talkTele radiofonico.

Introdotto come un ex no-vax “convertito alla scienza” e ora leader del movimento “Pescatori di pace”, Damiano non ha mancato di suscitare reazioni, soprattutto grazie all’inevitabile ironia di Parenzo sul nome del suo gruppo.

Nonostante lo scetticismo di Cruciani e l’ironia pungente di Parenzo, Damiano ha continuato a illustrare il suo piano. “Vogliamo presentare la figura del ministro della pace, che avrà il compito di formare una squadra di politici impegnati per la pace, basata sulla fede”.

Damiano ha poi rivelato di avere il sostegno di un partito di destra per il suo progetto, che definisce “serio e indispensabile”. “Ogni governo dovrebbe avere un ministro della pace”, ha sostenuto, aggiungendo che in Italia intende proporsi per questo ruolo, ritenendolo un diritto acquisito dopo la sua esperienza con il Covid. Ambisce persino a una rappresentanza alle Nazioni Unite.

Il suo viaggio della pace toccherà città come Zagabria e Belgrado, concludendosi a Gerusalemme. A Zelensky e Putin, ha detto, chiederà di deporre le armi. Non sono mancati attacchi all’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump: “Non salverà il mondo, le lobby sono troppo potenti”.

Damiano ha concluso l’intervista sottolineando che il suo progetto non è improvvisato: “Sono tornato dopo due anni di silenzio, durante i quali ho costruito questa iniziativa che avevo da tempo in mente. Chi vorrà davvero la pace dovrà firmare un accordo che preveda l’istituzione del ministero della pace”.

 

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