Nel messaggio indirizzato al presidente francese Macron in occasione del Summit sull’Intelligenza Artificiale in corso a Parigi, Francesco auspica la creazione di una piattaforma in cui queste nuove tecnologie possano essere strumento per la lotta alla povertà, protezione delle culture, ecosostenibilità: “Spero che i prossimi vertici considerino in modo più approfondito gli effetti sociali dell’intelligenza artificiale sulle relazioni umane, sull’informazione e sull’istruzione”
AgenPress. Auspico che il vertice di Parigi si adoperi affinché sia creata una piattaforma d’interesse pubblico sull’intelligenza artificiale; e affinché ogni nazione possa trovare nell’intelligenza artificiale uno strumento di sviluppo e di lotta contro la povertà da un lato, e di tutela delle culture e delle lingue locali dall’altro – dichiara il Pontefice -.
Solo così tutti i popoli della terra potranno contribuire alla creazione di dati, che saranno utilizzati dall’intelligenza artificiale, rappresentando la vera diversità e ricchezza che caratterizzano l’intera umanità.
Come aveva affermato già al G7 in Puglia, convinto che, in mancanza di un controllo adeguato, l’intelligenza artificiale, “pur essendo un nuovo strumento ‘affascinante’, potrebbe mostrare il suo lato più ‘tremendo’, diventando una minaccia per la dignità umana”, il Pontefice sottolinea che la politica “sana” è quella che colloca le innovazioni tecnologiche all’interno di un progetto più grande che cerca il bene comune.
L’intelligenza artificiale, ne sono convinto, può diventare uno strumento potente per gli scienziati e gli esperti che cercano insieme soluzioni innovative e creative a favore dell’ecosostenibilità del nostro pianeta. Senza dimenticare che il consumo di energia associato al funzionamento delle infrastrutture dell’intelligenza artificiale è di per sé molto elevato – conclude il Papa -.