Aosta. La sua gatta cade dal sesto piano, medico effettua Tac presso l’ospedale. Sarebbe morta. Avviata indagine

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AgenPress – “Di professione faccio il radiologo interventista e sapevo di poterla salvare solo con un tempestivo intervento. In un momento in cui le tre Tac non erano in orario di servizio, dopo le 20 del giorno lunedì 27 gennaio, quando gli esami programmati per la giornata sono terminati e tutte le macchine diagnostiche sono in attesa di eseguire eventuali esami urgenti, verificato non vi fossero pazienti e, ovviamente, non in timbratura, ho deciso di verificare quali fossero le sue condizioni e cosa potessi eventualmente fare per salvarla”.

Così con una lettera il dottor Gianluca Fanelli, dopo aver effettuato una Tac alla sua gatta Athena e un drenaggio nell’ospedale regionale Parini di Aosta, dove è responsabile della struttura semplice di Radiologia e neuroradiologia interventistica.

La gatta era precipitata dal tetto del condominio per sei piani, era “tra la vita e la morte” e lui l’ha salvata sottoponendola a Tac. L’azienda Usl della Valle d’Aosta ha avviato accertamenti interni a fronte dei quali si dice disposto a risarcire anche l’eventuale danno economico provocato.

Dopo la caduta, dal veterinario “sono emerse fratture posteriori, distacco di almeno uno dei due polmoni con un sospetto pneumotorace e possibili lesioni degli organi interni”. Di qui la corsa all’ospedale: “Le ho fatto un esame radiologico di pochi secondi utilizzando una delle tre tac e, valutata così la gravità delle condizioni del pneumotorace, ho poi eseguito il drenaggio, permettendole finalmente e immediatamente di respirare: da quel momento la gatta ha ripreso a respirare e si è gradualmente ripresa”.

Athena è uno dei suoi cinque gatti, “tutti, nel tempo, trovati per strada e salvati da condizioni estreme”.

Poi Fanelli spiega che “essere medico significa svolgere una missione, quella di dedicarsi completamente al servizio della vita. La forza propulsiva che spinge a fare questo è proprio la vita che scorre negli occhi di chi si affida alle tue cure e la speranza che leggi in quegli occhi che ti chiedono di fare di tutto ciò che puoi per aiutare. E questa vita scorre in ogni essere vivente. Se non avessi fatto tutto ciò che potevo, visto che faccio proprio il medico radiologo interventista che dunque è abituato a prendere decisioni immediate per salvare vite e la mia gatta fosse morta, non me lo sarei potuto mai perdonare, anche per i miei figli che la adorano. Mi dispiace se tutto questo abbia comportato una violazione delle regole e mi dichiaro sin d’ora disponibile, laddove tale mia condotta avesse causato un danno economico di qualsiasi genere all’azienda, a farmi personalmente carico della sua integrale rifusione”.

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