“Conferenza per la Pace” al Parlamento Europeo

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AgenPress. Il 1° febbraio 2025, la Sala David Sassoli del Parlamento Europeo ha ospitato un evento di grande rilevanza: la conferenza “L’Europa, Faro di Pace nel Mondo” in occasione della Giornata Nazionale delle Vittime Civili delle Guerre e dei Conflitti nel Mondo. L’evento ha riunito un vasto pubblico di rappresentanti religiosi, parlamentari, ambasciatori per i diritti umani, scrittori, artisti e intellettuali, tutti uniti per promuovere un messaggio di dialogo, solidarietà e cooperazione internazionale, sotto il segno della pace.

Organizzato dal Prof. Gennaro Ruggiero, Ambasciatore per la Pace e i Diritti Umani, con la collaborazione della Dr.ssa Angelica Loredana Anton – Presidente Fondazione Area Cultura, l’evento ha avuto come obiettivo centrale il riflettere sul ruolo dell’Europa come promotrice della pace e il suo impegno nella prevenzione dei conflitti e nella costruzione di ponti tra le diverse culture.

Grande successo, tra il pubblico, ha fatto registrare la sigla di Apertura, ovvero “Halleluja”, a cura del Soprano Sabrina fardello. 

Tra i numerosi interventi sono stati apprezzati molto quelli degli esponenti delle associazioni coordinate dal Prof. Foad Aodi (Amsi-Umem-Co-mai-Uniti per Unire).

Un Messaggio di Pace

Kamel Belaitouche, Vicepresidente della Co-mai (Comunità del Mondo Arabo in Italia), ha portato il messaggio di pace e speranza di tutte le realtà associative presenti, sottolineando che l’unione delle forze associative è fondamentale per diffondere la cultura della pace.

Nel suo intervento, Belaitouche ha ricordato come le sfide globali, tra cui le difficoltà sanitarie, sociali e culturali, non possano essere ignorate se si vuole parlare di pace. “La pace non può esistere senza giustizia sociale. Se le persone non hanno accesso ai diritti fondamentali, come sanità, casa, e lavoro, e sono emarginate, allora la pace è solo un’illusione,” ha dichiarato Belatouche, mettendo in luce la stretta connessione tra giustizia sociale e pace.

Kamel Belaitouche ha approfondito anche il tema della sanità, sottolineando l’impegno dell’AMSI (Associazione Medici di Origine Straniera in Italia) nella lotta contro la carenza di medici e infermieri in Italia, un tema di cruciale importanza in un contesto globale di migrazioni sanitarie. “Se non possiamo garantire a tutti l’accesso alla salute, a partire dai più vulnerabili, la nostra idea di pace è destinata a rimanere un concetto lontano,” ha affermato.

Inoltre, Belaitouche ha parlato della necessità di affrontare la disuguaglianza e le difficoltà che molti migranti e rifugiati incontrano quando cercano di inserirsi nel sistema sanitario e sociale italiano. “Molti professionisti sanitari provenienti dai paesi in via di sviluppo arrivano qui con la speranza di trovare un futuro migliore, ma si scontrano con difficoltà burocratiche e discriminazioni. La pace, quindi, è anche un impegno per l’inclusione e l’integrazione,” ha aggiunto.

Belaitouche ha concluso il suo intervento con una riflessione sulla pace interiore come fondamento di una pace collettiva: “La pace deve partire da ognuno di noi. Se una persona non ha pace dentro di sé, come può portarla agli altri? La pace deve essere un valore che cresce nel cuore di ciascuno, non può essere imposta dall’esterno.” Un messaggio che ha risuonato con forza tra i presenti, sottolineando l’importanza dell’armonia interiore come base per un mondo più giusto e pacifico.

Atti Concreti per la Pace

Il Dott. Pino Mauro Pironti, Presidente della Casa di Avraham, Co-coordinatore del Dipartimento dialogo e rispetto interreligioso del movimento internazionale “Uniti per Unire”, ha parlato della necessità di tradurre le buone intenzioni in azioni concrete. “Per la pace non basta paludarsi di buone intenzioni, servono atti concreti. Questi atti necessitano di grande responsabilità, coraggio e determinazione, ma soprattutto di rispetto reciproco,” ha dichiarato Pironti.

“Il rispetto per ogni Fede è la condizione necessaria non solo di riconoscimento dell’umanità dell’altro, ma anche del fatto che Dio ha voluto che gli uomini fossero diversi, per farli tornare un giorno ad essere fratelli,” ha affermato Pironti.

Il messaggio di pace del vescovo anglicano Luis Miguel Perea

“Sono onorato di intervenire oggi a nome del Dipartimento per il Dialogo e il Rispetto Interreligioso del Movimento Uniti per Unire, un dipartimento che coordino insieme ad altri membri di diverse religioni. La nostra missione è chiara: promuovere la pace attraverso il dialogo e la comprensione reciproca tra le fedi. Credo fermamente che il dialogo interreligioso sia un elemento fondamentale per costruire una pace duratura nel nostro mondo, poiché solo attraverso la comprensione e il rispetto reciproco possiamo superare le barriere che ci separano.

La pace non può essere imposta dall’esterno; deve nascere nel cuore di ogni individuo e nelle comunità. Solo quando rispettiamo veramente le differenze e accettiamo l’altro come nostro pari possiamo sperare in una convivenza pacifica. Il dialogo tra religioni diverse non è solo un atto di tolleranza, ma un impegno concreto verso l’armonia globale. Ognuno di noi ha un ruolo da svolgere in questo processo: come religiosi, come leader comunitari, come cittadini del mondo.

In questo contesto, è fondamentale il nostro impegno verso l’educazione al rispetto e all’inclusione, affinché le nuove generazioni possano crescere in un ambiente che valorizzi la diversità e promuova il dialogo. Il nostro obiettivo non è solo quello di fermare i conflitti, ma di costruire una cultura di pace che diventi una realtà tangibile per tutti. È importante ricordare che la pace è un processo continuo, che richiede lavoro, dedizione e la volontà di superare le difficoltà. Oggi, più che mai, abbiamo bisogno di unire le forze, di metterci insieme per costruire un futuro migliore per tutti”.

Il pensiero del Prof. Foad Aodi, sulla Conferenza per la Pace del 1 febbraio scorso: “Da tutti noi, dalle nostre associazioni, dai nostri esponenti, un concreto appello alla solidarietà e alla cooperazione”

“Per quanto riguarda questo convegno, è importante che si intensifichi la collaborazione tra il Movimento Uniti per Unire, le associazioni aderenti e la Fondazione Aria Cultura presieduta da Angelica Loredana Anton e dal professor Gennaro Ruggiero, che ringrazio vivamente per l’organizzazione e il loro contributo, accanto ai nostri esponenti Kamel Belaitouche, Leila Belaitouche, Pino Mauro Pironti e il Vescovo Luis Miguel Perea. Già, nei vari incontri che abbiamo fatto in modo congiunto, si è discusso sull’importanza della pace, mettendo a tavola tanti attori di varie religioni e di varie esperienze”. Così commenta il Prof. Foad Aodi, sottolineando l’importanza di continuare a lavorare insieme per promuovere il dialogo interreligioso.

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