Medio Oriente. Valastro (CRI): “120 conflitti, vittime civili aumentate del 67% nel 2024. L’umanità fermi ogni violenza”

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AgenPress. “Troppo spesso, nelle aree interessate da conflitti, la popolazione civile e gli operatori umanitari diventano dei veri e propri bersagli. Sono circa 120 le guerre in corso ai nostri giorni, alcune passano inosservate solo perché lontane dalle immagini dei Tg, ma ci sono. L’impatto di tanto odio è devastante e crea, in numerosi contesti, crisi umanitarie che non credevamo possibili.

Nel 2024, secondo il rapporto annuale di Action on Armed Violence (AOAV), si è registrata una crescita delle vittime civili del 67% rispetto al 2023, con un totale di oltre 61 mila tra morti e feriti.

A otto anni dall’istituzione della Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo, le continue violazioni del diritto internazionale umanitario, le tante vite spezzate dall’odio, impongono alla comunità internazionale una profonda riflessione. C’è bisogno di ripartire da una certezza: la dignità umana non può essere mai messa in discussione, in nessun contesto, e la vita di ogni essere umano deve essere rispettata, sempre.

Rinnoviamo il nostro impegno davanti ad una sfida che oggi sembra la più difficile di tutte: costruire una cultura della pace basata sul rispetto reciproco, attraverso la quale siano garantiti uguali diritti e libertà a tutte le donne e gli uomini, un domani sereno a tutte le bambine e i bambini.

Che l’Umanità sia la mano gentile capace di portare sorrisi dove non sembra esserci speranza, capace di unire chi è diviso, di fermare ogni violenza, dalla Striscia di Gaza al Congo, dalla Siria all’Ucraina per arrivare al Sudan. Adesso basta”.

Così Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana, in occasione della Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre, che ricorre oggi, 1 febbraio.

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