AgenPress. Continua la protesta dei praticanti avvocati verso l’immobilismo del sistema e del Ministero della Giustizia: chiesta all’UE una procedura di infrazione contro l’Italia.
Non si chiede un esame semplificato ma chiarezza e trasparenza per tutti i candidati, visto che le Commissioni esaminatrici non sono tenute a motivare l’attribuzione del punteggio ai candidati finendo, con le parole del Ministro Bonafede a portare a risultati “casuali” “non sempre rispondenti agli effettivi meriti dei praticanti avvocati“.
“L’immobilismo dello Stato, anche considerando questo periodo di emergenza sanitaria, e tutto ciò che ha comportato è gravissimo.
Nessun pensiero del Governo o del Ministro Bonafede è andato verso le migliaia di candidati che a Dicembre 2019 hanno sostenuto le prove scritte l’esame di Stato, non si è pensata ad una soluzione, ed ancora oggi le modalità e le date delle prove orali rimangono sconosciute. Senza contare che stante la situazione emergenziale in che modo potranno tenersi i prossimi scritti? Come evitare gli assembramenti? Dove sistemare le migliaia di candidati?