La Regione Lombardia avvia più controlli nel macello investigato da Animal Equality

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AgenPress. Tre mesi dopo la pubblicazione dell’inchiesta shock da parte dell’organizzazione Animal Equality Italia che mostra violenze estreme sui maiali nel macello Belli di Trigolo (CR), l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso, ha riconosciuto la necessità di intensificare i controlli. Ma non basta, l’intero sistema dei controlli deve essere ripensato ed è necessario elaborare nuove linee guida che prevedano anche la turnazione veterinaria.

L’inchiesta, realizzata nel corso del 2023, è stata pubblicata a ottobre 2024 da Animal Equality rivelando modalità di gestione, stordimento e macellazione degli animali tali per cui l’organizzazione ha motivo di ritenere che le violenze documentate rappresentino gravi violazioni della legge italiana sul benessere animale. A fronte dei ritrovamenti, Animal Equality ha presentato una denuncia presso le autorità competenti nei confronti dell’azienda coinvolta. A seguito della pubblicazione dell’inchiesta, attivisti e cittadini hanno condotto tre proteste per denunciare i gravi maltrattamenti a danno degli animali che si sono verificati nel macello di Trigolo.

L’assessore Bertolaso ha risposto all’interrogazione rivolta alla Giunta regionale della Lombardia dalla consigliera 5 Stelle Paola Pollini a dicembre 2024, seguita da una conferenza stampa in cui l’organizzazione Animal Equality Italia ha presentato la propria inchiesta sul macello Belli presso la sede della Regione a Palazzo Pirelli. L’interrogazione denuncia le crudeltà documentate dal team investigativo di Animal Equality Italia all’interno del macello cremonese chiedendo che il rispetto delle normative sul benessere animale venga garantito. Bertolaso ha riconosciuto che i controlli nel macello non sono stati finora efficienti: in deroga alla norma e con l’ausilio di personale veterinario aggiuntivo, sono stati stabiliti ulteriori controlli, non più a campione, ma quotidiani, all’interno della struttura.

Tuttavia l’aumento dei controlli non basta a garantire la tutela delle norme sul benessere animale se il sistema dei controlli non viene reso più efficace, in Lombardia come altrove. Attualmente i veterinari incaricati di svolgere i controlli di routine sono gli stessi che, in caso di denuncia, vengono incaricati dalla Procura di coadiuvare le indagini: in questo modo, controllore e controllato coincidono. Affinché questo conflitto di interesse nell’attività ispettiva venga risolto, la necessità è quella di rivedere questo modus operandi introducendo, per esempio, la turnazione dei veterinari all’interno dei macelli.

“L’assessore Bertolaso riconosce che i controlli presso il macello che abbiamo investigato non sono sufficienti, ma il problema è più ampio. In oltre dieci anni di inchieste abbiamo mostrato che in questi luoghi gli animali subiscono trattamenti crudeli e sono sottoposti a sofferenze estreme. L’intero sistema dei controlli all’interno dei macelli non funziona e deve essere rivisto perché gli animali sono esseri senzienti e hanno dei diritti, ma le tutele che la legge garantisce loro sono costantemente violate” afferma Matteo Cupi, direttore esecutivo di Animal Equality Italia.

Il veterinario Enrico Moriconi, responsabile delle valutazioni veterinarie dei filmati raccolti dal team investigativo di Animal Equality Italia all’interno del macello di Trigolo, spiega: “Maggiori controlli nei macelli servirebbero a evitare la sofferenza degli animali e a tutelare i cittadini. Inoltre, aumentare la formazione e il numero dei medici veterinari, rendendoli maggiormente consapevoli del fatto che la tutela del benessere animale rientra nei loro compiti, è fondamentale, soprattutto adesso che abbiamo l’articolo 9 della Costituzione che riconosce la tutela degli animali come una priorità”.

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