Agenpress – L’ordine degli avvocati di Hong Kong torna a criticare la legge sulla sicurezza nazionale imposta dalla Cina sull’ex colonia britannica entrata in vigore martedì, dicendosi “fortemente preoccupato” e mettendo in guardia dal pericolo di perdita dell’autonomia giudiziaria e delle libertà finora garantite. I timori, secondo una nota diffusa questa mattina, tengono conto “sia dei contenuti della legge sia i modi della sua introduzione”.
Dal canto suo la Cina prenderà “misure adeguate” se il governo britannico procederà con il suo piano di facilitare il regime dei visti verso gli abitanti di Hong Kong dotati dello status di ‘British overseas’, in modo di aprire per loro la strada verso la piena cittadinanza del Regno: lo ha reso noto oggi l’ambasciata cinese a Londra. Boris Johnson ha confermato ieri alla Camera dei Comuni le intenzioni del governo in risposta all’introduzione da parte di Pechino della legge sulla sicurezza nazionale nell’ex colonia.