AgenPress. Durante la trasmissione Che rimanga tra noi, condotta da Alessio Moriggi e Francesca Pierri su Radio Cusano Campus dal lunedì al sabato, dalle 16.30 alle 18.00, Alba Parietti ha espresso la sua opinione su alcuni dei temi più controversi riguardanti l’introduzione del nuovo codice della strada, tra cui sicurezza stradale, multe e misure repressive recentemente introdotte e riguardanti il consumo di alcol e sostanze stupefacenti.
Nuovo codice della strada, Parietti: “Nuovo lockdown con sanzioni senza logica”
“Sono sensibilissima al problema degli incidenti stradali. Ho sempre sostenuto l’importanza delle cinture di sicurezza, che mi hanno salvato la vita, e sono consapevole che l’uso del telefonino alla guida sia estremamente pericoloso“, ha dichiarato Parietti. “Eppure, è necessario che le regole siano comprensibili e proporzionate per essere efficaci“.
Parietti ha evidenziato le criticità delle norme che prevedono multe elevate e il ritiro della patente per violazioni come il superamento di pochi chilometri orari oltre il limite di velocità: “Non trovo logico che una famiglia che guadagna 1.200 euro al mese debba pagare la stessa multa di chi guida una Ferrari. Dieci chilometri in più non determinano necessariamente un pericolo maggiore, mentre misure di questo tipo rischiano solo di terrorizzare i cittadini“.
Sulle sostanze stupefacenti
“Le nuove sanzioni coinvolgerebbero paradossalmente anche chi è sottoposto a fumo passivo di sigarette contenenti cannabis. Da questo deduco, oltretutto, che il ministro Salvini sembra non essersi mai confrontato con una canna, perché, pur non avendone mai fatto esperienza diretta io stessa, ho sempre frequentato o visto persone alterate durante il consumo, ma che il giorno successivo erano del tutto lucide, a differenza di quelle che avevano, ad esempio, ecceduto con l’alcol. Non possiamo ricreare il proibizionismo.“
Secondo Parietti, l’inasprimento delle sanzioni potrebbe avere conseguenze negative sulla vita quotidiana delle persone e sull’economia: “Se non si offrono alternative pratiche, come mezzi di trasporto pubblici accessibili o soluzioni per tornare a casa in sicurezza, si rischia di mettere in difficoltà le famiglie, penalizzare i ristoranti e i locali, e creare un clima di terrore simile a un lockdown“.
Nuovo codice della strada, Parietti: “Educazione, non repressione”
“È fondamentale educare i cittadini, soprattutto i giovani, al rispetto delle regole, ma non attraverso la repressione“, ha aggiunto Parietti. “La storia dimostra che i periodi di maggiore repressione non hanno mai portato a un miglioramento dell’educazione civica. Bisogna invece adottare misure costruttive che supportino sia la sicurezza stradale che l’economia locale“.
Infine, un appello rivolto al Governo e all’opposizione: “L’Italia non è un Paese rivoluzionario, ma rischiamo di alimentare il malcontento sociale. Servono soluzioni concrete che non penalizzino le persone che lavorano e conducono una vita sociale normale. Le regole devono essere sensate e applicabili a tutti, senza distinzioni“.