AgenPress. Oggi, a più di 1000 giorni dall’inizio dell’invasione su vasta scala della Russia, il Consiglio europeo ribadisce la sua ferma condanna della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, che costituisce una palese violazione della Carta delle Nazioni Unite, e ribadisce il suo continuo sostegno all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale. Riconferma inoltre l’impegno incrollabile dell’Unione europea a fornire un continuo sostegno politico, finanziario, economico, umanitario, militare e diplomatico all’Ucraina e al suo popolo per tutto il tempo necessario e con la massima intensità necessaria. La Russia non deve prevalere.
Il Consiglio europeo ribadisce il suo sostegno a una pace globale, giusta e duratura basata sui principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale, in linea con i principi e gli obiettivi chiave della Formula di pace dell’Ucraina, e sottolinea il principio secondo cui nessuna iniziativa riguardante l’Ucraina deve essere presa senza l’Ucraina. A tal fine, l’Unione europea e i suoi Stati membri manterranno i loro intensi sforzi di sensibilizzazione globale e parteciperanno alle discussioni che riguardano la sicurezza dell’Europa.
Il Consiglio europeo ha esaminato il lavoro svolto sulla fornitura di supporto militare all’Ucraina. Per aiutare l’Ucraina a difendersi efficacemente dall’aggressione della Russia, il Consiglio europeo chiede l’urgente intensificazione degli sforzi, in particolare sulla fornitura di sistemi di difesa aerea, munizioni e missili, nonché sulla fornitura della formazione e delle attrezzature necessarie per le brigate ucraine. Il Consiglio europeo sottolinea l’importanza di intensificare i lavori per sostenere e sviluppare ulteriormente l’industria della difesa ucraina e per approfondire la sua cooperazione con l’industria della difesa dell’UE. Ricorda l’importanza dell’attuazione di tutte le componenti dell’iniziativa del G7 “Prestiti straordinari per l’accelerazione delle entrate per l’Ucraina” (ERA), inclusa la componente delle esigenze militari, e chiede che le decisioni nell’ambito dello strumento europeo per la pace siano rese operative il prima possibile. Invita inoltre il Consiglio ad accelerare i lavori per rafforzare la missione di assistenza militare dell’UE a sostegno dell’Ucraina.
Il Consiglio europeo accoglie con favore la costante attuazione dell’Ukraine Facility. I pagamenti totali all’Ucraina nell’ambito dell’Ukraine Facility nel 2024 ammonteranno a 16,2 miliardi di EUR. Nel 2025, si prevede che gli esborsi dall’Ukraine Facility raggiungeranno i 12,5 miliardi di EUR. Inoltre, il Consiglio europeo accoglie con favore la rapida attuazione dell’iniziativa G7 ERA pari a 45 miliardi di EUR (50 miliardi di USD) per sostenere le attuali e future esigenze militari, di bilancio e di ricostruzione dell’Ucraina. Nell’ambito di questa iniziativa, l’Unione europea prevede di avviare gli esborsi a gennaio, per un totale di 18,1 miliardi di EUR nel 2025. Tutti gli aspetti legali e finanziari pertinenti continueranno a essere affrontati.
Il Consiglio europeo ricorda che tutto il sostegno militare sarà fornito nel pieno rispetto della politica di sicurezza e di difesa di alcuni Stati membri e tenendo conto degli interessi di sicurezza e di difesa di tutti gli Stati membri.
Il Consiglio europeo condanna fermamente la campagna intensificata e deliberata della Russia contro l’energia ucraina e altre infrastrutture civili che mirano a trasformare in un’arma l’inizio dell’inverno. Chiede che il sostegno materiale venga aumentato e che la sua distribuzione venga accelerata per aiutare l’Ucraina a mantenere in funzione la sua infrastruttura elettrica. In questo contesto, il Consiglio europeo elogia gli Stati membri, in particolare i vicini dell’Ucraina, per le loro esportazioni di elettricità all’Ucraina e sottolinea la necessità di continuare ad aumentarle. Chiede inoltre un’ulteriore integrazione dei sistemi energetici dell’Ucraina e della Repubblica di Moldavia con la rete energetica dell’Unione come questione prioritaria.
Gli sforzi per limitare ulteriormente la capacità della Russia di dichiarare guerra devono continuare. In questo contesto, il Consiglio europeo accoglie con favore l’adozione del 15 ° pacchetto di sanzioni contro la Russia, comprese misure contro la “flotta ombra”. Ribadisce inoltre il suo appello per l’applicazione completa ed efficace delle sanzioni e per ulteriori mezzi e misure per contrastare la loro elusione, anche attraverso paesi terzi. L’Unione europea resta pronta ad aumentare la pressione sulla Russia, anche adottando ulteriori sanzioni. Fatti salvi i diritti dell’UE, i beni della Russia dovrebbero rimanere immobilizzati finché la Russia non cesserà la sua guerra di aggressione contro l’Ucraina e non la risarcirà per i danni causati da questa guerra.
Il Consiglio europeo condanna fermamente il sostegno da parte di paesi terzi, e di attori ed entità in essi, che consente alla Russia di sostenere la sua guerra di aggressione contro l’Ucraina. I trasferimenti di armi e l’approfondimento della cooperazione militare tra Russia e RPDC e Iran, nonché lo spiegamento delle forze militari della RPDC in Russia e il loro utilizzo sul campo di battaglia contro l’Ucraina rappresentano un’escalation internazionale della guerra, con gravi conseguenze per la pace e la sicurezza internazionali. Il Consiglio europeo esorta tutti i paesi a cessare immediatamente qualsiasi assistenza diretta o indiretta alla Russia nella sua guerra di aggressione contro l’Ucraina.
L’Unione Europea resta impegnata a sostenere la riparazione, la ripresa e la ricostruzione dell’Ucraina, in coordinamento con i partner internazionali. La conferenza sulla ripresa dell’Ucraina ospitata dall’Italia a luglio 2025 sarà importante in tale contesto. L’Unione Europea continuerà a lavorare a stretto contatto con l’Ucraina e a sostenere i suoi sforzi di riforma nel suo percorso europeo.