AgenPress. Il Segretario generale di Confintesa Funzione Pubblica, Claudia Ratti, non usa mezzi termini per criticare l’operato del Ministero della Giustizia e del suo vertice politico. “Siamo profondamente rispettosi dei ruoli assunti da ciascun rappresentante del Governo,” afferma, “ma non possiamo non rilevare che, a mesi dal question time presentato dall’on. Devis Dori, la risposta sia arrivata solo attraverso un intervento ‘di cortesia’ dell’on. Mazzi, sottosegretario al Ministero della Cultura. Una figura che, leggendo il suo curriculum, sembra conoscere poco o nulla del mondo giudiziario.”
Secondo Ratti, l’assenza di attenzione da parte del Ministro e dei suoi Sottosegretari riflette una priorità evidentemente orientata altrove. “Sono talmente concentrati su tante altre attività che del personale sembra importare poco o nulla,” accusa. “È come se negli uffici giudiziari lavorassero solo i Magistrati e pochi altri, ignorando completamente le esigenze del personale amministrativo.”
La critica si fa ancora più aspra quando Ratti sottolinea il mancato accordo sull’inquadramento del personale, scaduto a novembre 2022, un fatto che definisce un “triste primato”. “Il Ministero della Giustizia è l’unica Amministrazione del Comparto che non è riuscita a trovare un’intesa con i Sindacati. Questo dimostra un disinteresse evidente, non solo per il personale in servizio ma anche per quello precario.”
Infine, il Segretario di Confintesa FP denuncia l’ipocrisia di certe dichiarazioni istituzionali. “Si parla tanto di mettere al centro i lavoratori, ma la realtà è ben distante da questo concetto. Un’altra occasione persa, e purtroppo non sarà l’ultima.”
Conclude con amarezza: “Se nel Ministero della Giustizia si permettono questi atteggiamenti, è chiaro che a nessuno importa davvero di migliorarne la funzionalità e l’efficienza.”