AgenPress. “Ho visto il video di Grillo in cui stamattina ha accusato Conte di averlo estromesso da tutte le decisioni riguardanti il movimento e di non rispondergli al telefono. Devo dire che gli credo: Conte ha sempre adottato la tattica dello scomparire quando la situazione è scomoda, anche prima della mia uscita dal Movimento non mi rispondeva più né ai messaggi né al telefono, si eclissa quando le cose non gli piacciono. La narrazione di Grillo come padre padrone del Movimento è fuori luogo, è totalmente il contrario.
Conte ha preso un Movimento e lo ha reso di sua esclusiva proprietà, ci sono 240 figure intermedie per il territorio decise tutte da lui. Oramai da tempo non si vota più nulla, perché appunto decide tutto lui”.
Lo ha dichiarato ai microfoni di Radio Cusano Dino Giarrusso, ex parlamentare del Movimento, intervenuto nel corso della trasmissione ‘ 5 Notizie’ condotta da Gianluca Fabi in merito al video pubblicato da Grillo in cui accusa Conte di averlo estromesso.
E prosegue “questo non è più il Movimento 5 stelle, il problema è che Conte non lo ammetterà mai. L’errore di Grillo è stato quello di svegliarsi troppo tardi, doveva muoversi quando le cose cominciavano ad andare male. Su questo lui è in torto marcio, ma il Movimento non è più quello di una volta. Conte prima diceva che non avrebbe abolito la regola dei due mandati come garanzia ai cittadini, ora la abolisce rendendo il Movimento un partito come gli altri. Prima i parlamentari del 5 stelle-spiega- venivano scelti tramite le parlamentarie del Movimento, oggi Conte mette capolista, su sua scelta arbitraria, amici come Colucci e Patuanelli.
Le regole dicono che ci si deve candidare nel Comune di residenza e poi passare per le parlamentarie. Il Movimento è praticamente morto”. In merito alle scelte strategiche del Movimento attuale, Giarrusso commenta “prendiamo ad esempio le regionali in Liguria in cui il Movimento è andato male. Si è deciso di non votare Orlando perché era impresentabile, ma questa cosa è stata decisa dall’alto. Prima si decideva dalla base se e con chi fare delle alleanze, ora questa base è stata esautorata e il Movimento non è rimasto altro che un partito eterodiretto dall’alto, un’oligarchia di Conte e pochi altri.
Così-sottolinea- si perde la sostanza politica data dalle persone che sapevano di poter decidere, mentre ora parliamo di un semplice partito che come tale non supera il 4% perché la gente non ci crede più”. Giarrusso termina il proprio intervento analizzando il possibile futuro politico suo e del Movimento “come esclusiva posso dirvi che giovedì uscirà sull’ Identità uno speciale con tutti i retroscena del Movimento. Per quanto riguarda il futuro bisognerà vedere se Grillo ha intenzione di tenersi la proprietà del simbolo, che è suo.
Il tema però-conclude- è che bisogna fare politica facendo il reddito di cittadinanza piuttosto che il decreto dignità, non mettersi a fare i politici di professione come fa Conte. Questo il Movimento una volta lo faceva, ora non più. Per quanto mi riguarda faccio il giornalista, rientrerò in gioco politicamente solo in qualcosa in cui credo” conclude Dino Giarrusso.