AgenPress. L’esercito siriano ha dichiarato oggi che i ribelli sono entrati in gran parte della città di Aleppo durante un’offensiva che ha ucciso dozzine di soldati.
L’attacco a sorpresa, guidato dal gruppo islamista Hayat Tahrir al-Sham, ha riacceso gli scontri in una zona del Paese vicino al confine turco. L’esercito dice che sta preparando una controffensiva per ripristinare il potere statale. L’annuncio dello Stato maggiore delle forze armate siriane è stata la prima ammissione pubblica da parte dell’esercito che i ribelli erano entrati ad Aleppo.
“Il gran numero di terroristi e la molteplicità dei campi di battaglia hanno indotto le nostre forze armate a procedere ad un’operazione di ricostituzione volta a rafforzare le linee di difesa per assorbire l’attacco, proteggere le linee di civili e soldati e prepararsi al contrattacco”, hanno sottolineato i militari siriani.
L’esercito ha anche detto che i ribelli sono entrati in gran parte della città di Aleppo, ma i bombardamenti dell’esercito hanno impedito loro di prendere posizioni ferme. Ha promesso di “cacciarli e ripristinare il controllo statale su tutta la città”.
Nel frattempo, migliaia di civili stanno fuggendo dalla città siriana con i loro veicoli. Migliaia di auto si dirigono verso Latakia e Salamiya, poiché la strada principale che collega Damasco ad Aleppo è stata chiusa.
Alcune fonti ribelli hanno affermato che i loro combattenti hanno catturato anche la città di Maraat al-Numan nella provincia di Idlib, portando l’intera area sotto il loro controllo e infligendo un altro duro colpo al presidente della Sira Assad.