AgenPress. “Chiarezza fin da subito: la Lega non può votare questa Commissione. Abbiamo sentito mille promesse in campagna elettorale, ma il futuro sembra peggiore del passato. Gli europei, basta guardare i recenti voti in Romania e Austria, hanno chiesto e stanno chiedendo un progetto nuovo. Si sono ritrovati con una minestra riscaldata.
Chi vota questa Commissione si accontenta di un’Unione ridimensionata a livello mondiale, che abdica il suo ruolo a Cina e Stati Uniti. Chi la vota, avalla gli accordi tradiscono la volontà popolare. Tranne poche lodevoli eccezioni – in bocca al lupo a Fitto e Vahrely – troppi i commissari nominati non per merito, ma per compiacere la voglia di comandare di partiti, partitini e gruppi politici.
Secondo la logica, a tratti sessantottina, della valutazione a pacchetto, uno scambio di figurine mal riuscito. Tutti preoccupati di apparire vincitori piuttosto che di mettere sul tavolo i candidati migliori. Con arroganza, con disprezzo del regolamento. Pensando agli imprenditori, agli agricoltori. E soprattutto ai giovani: Con coerenza. Con onestà: la Lega ribadisce il suo no al bis di Ursula Von der Leyen“.
Così Paolo Borchia, capo delegazione della Lega al Parlamento europeo, nel suo intervento in aula.