Amsi, Umem e Uniti per Unire esprimono sostegno alla conferenza UAP
AgenPress. Alla conferenza stampa, tenutasi nella giornata di ieri 11 novembre, presso l’Università Guglielmo Marconi, l’Unione nazionale Ambulatori, Poliambulatori, Enti e Ospedalità privata accreditata (UAP) ha lanciato un segnale d’allarme sulle conseguenze dei tagli tariffari per le strutture sanitarie private accreditate, che potrebbero mettere in crisi 27.000 strutture e 350.000 dipendenti su tutto il territorio nazionale. Alla conferenza, dedicata agli effetti del nuovo Nomenclatore Tariffario, ha preso parte anche il Professor Foad Aodi, presidente dell’Associazione Medici di Origine Straniera in Italia (Amsi), dell’Unione Medica Euromediterranea (UMEM) e leader del Movimento Internazionale Uniti per Unire, nonché membro registro esperti FNOMCEO e già 4 volte Consigliere dell’Ordine dei Medici di Roma e docente all’università di Tor Vergata per fisioterapisti ed Infermieri.
“I tagli al Nomenclatore Tariffario colpiscono la sanità privata accreditata con riduzioni fino al 38% su tariffe ferme da oltre trent’anni. È una situazione insostenibile che mette a repentaglio la possibilità delle strutture di continuare a operare e garantire il servizio,” ha dichiarato il Professor Aodi. “Questo non è solo un problema economico, ma un danno per i cittadini stessi, che si troveranno di fronte a liste d’attesa insostenibili e un sovraccarico del sistema sanitario pubblico.”
Aodi ha inoltre sottolineato l’importanza di superare la dicotomia tra sanità pubblica e privata. “Non deve esserci contrapposizione tra pubblico e privato, ma una collaborazione continua che valorizzi entrambe le componenti in un sistema sanitario che sia realmente al servizio dei cittadini,” ha affermato. “Sosteniamo l’appello dell’UAP affinché il Governo fermi questo percorso e ascolti le esigenze di tutti i professionisti del settore.”
Durante il suo intervento, Aodi ha richiamato l’attenzione su altre problematiche chiave per i professionisti sanitari, come le aggressioni, la medicina difensiva e la fuga dei professionisti verso l’estero. “È indispensabile difendere i professionisti della sanità e combattere le condizioni che li spingono ad abbandonare il nostro Paese, sia a causa della scarsa sicurezza che delle scarse opportunità lavorative,” ha aggiunto.
Rivolgendosi alla politica, Aodi ha evidenziato la necessità di un sostegno bipartisan alla sanità italiana. “Non è giusto che la sanità sia terreno di scontro politico. La sanità è di tutti, e la politica deve difenderla senza distinzioni,” ha detto, invitando il governo a valutare le proposte avanzate dalla UAP e dagli esponenti del settore per garantire un accesso equo e tempestivo ai servizi sanitari.
Alla conferenza è intervenuta anche l’attrice Maria Grazia Cucinotta, che ha rimarcato l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce, in particolare nell’oncologia. Aodi ha voluto ringraziarla pubblicamente per il suo intervento, sottolineando come “la prevenzione debba essere un punto centrale della sanità italiana, per una diagnosi tempestiva che può salvare vite e migliorare la qualità della vita dei pazienti.”
Uniti per Unire si unisce quindi all’appello dell’UAP per salvaguardare la sostenibilità del sistema sanitario privato accreditato, che contribuisce in modo fondamentale al Servizio Sanitario Nazionale, fornendo supporto alle strutture pubbliche per abbattere le liste d’attesa e garantire una risposta efficace ai bisogni di salute dei cittadini.
Aodi ha evidenziato la necessità di cooperazione tra pubblico e privato per un equilibrio che non penalizzi né gli operatori sanitari né, soprattutto, i pazienti, già colpiti da liste d’attesa e difficoltà di accesso a prestazioni di qualità. “Smettiamo con le guerre tra sanità pubblica e privata,” ha affermato Aodi, “e pensiamo alla sanità italiana come un sistema unico. In Italia, la sanità privata svolge una funzione essenziale in integrazione con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), quindi è urgente che venga considerata una risorsa da potenziare e non da penalizzare.” Ha sottolineato che questo sistema integrato può garantire l’accesso ai servizi anche nelle situazioni di carenza del personale e lunghe liste d’attesa, fenomeni che affliggono attualmente l’SSN.
Sostegno ai professionisti sanitari sempre e comunque – Aodi ha espresso preoccupazione per la carenza di professionisti e l’elevato tasso di emigrazione degli operatori sanitari italiani e di origine straniera verso Paesi con migliori condizioni lavorative e salariali. “Dobbiamo incentivare e proteggere i professionisti sanitari,” ha dichiarato. La proposta include la riduzione delle incompatibilità per permettere ai professionisti pubblici di lavorare anche nel privato, migliorando la sinergia tra pubblico e privato e valorizzando il servizio intramoenia come risorsa ulteriore.
Rispetto delle specificità professionali e tutela della qualità assistenziale – Aodi ha ricordato come sia cruciale rispettare e valorizzare le competenze di ciascun ruolo professionale, evitando sovrapposizioni che potrebbero danneggiare la qualità dell’assistenza sanitaria e mettere a rischio sia i pazienti che gli operatori. “La diagnosi e la terapia spettano solo ai medici; ogni professionista deve essere valorizzato nel suo specifico ruolo,” ha sottolineato, difendendo la necessità di mantenere alta la qualità assistenziale e di preservare l’integrità del percorso di diagnosi e cura.
Inclusione dei cittadini di origine straniera e prevenzione oncologica – Nel suo intervento, Aodi ha inoltre posto l’attenzione sulla necessità di facilitare l’accesso ai servizi sanitari per i cittadini di origine straniera, sottolineando l’importanza di garantire anche a questa categoria screening e assistenza per prevenzione oncologica, come per il tumore alla mammella e alla prostata, a beneficio della salute pubblica e dell’inclusione sociale.
Un appello all’unità politica a difesa della sanità – Ha concluso ribadendo che la politica deve difendere congiuntamente la sanità italiana, abbandonando schieramenti e ideologie per tutelare la salute pubblica in modo uniforme e coeso.
Ringraziamenti alle sigle presenti – Aodi ha voluto infine esprimere il proprio ringraziamento e apprezzamento per la partecipazione e il sostegno delle numerose sigle intervenute, riconoscendo il loro impegno per la sanità italiana in un momento così complesso per tutto il settore. Anisap, Associazione Imprese Sanitarie Indipendenti, Confapi, Unindustria, Fenaspat, Andiar, Feder SBV, Anmed, Federlazio, Confcommercio, Consorzio Universitario Humanitas, Movimento Uniti per Unire, Fnomceo, Umem, CIMEST, Once, ANSOC, La Voce del Parlamento, Confesercenti, Longevitas, Aforp, Amsi, Eurocomunicazione, Galeno, My Assistance, UGL Salute, CONF A&L, Scuola Web Tv Unione per l’Italia, Ist. Diagnostico Varelli, Agoras, Confimea, Aiop, Aris.