Budapest. Draghi: con Trump ci saranno cambiamenti, dovremo negoziare con lui. Proteggerà le industrie dove noi esportiamo

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“E’ possibile” spendere il 2% del Pil per la difesa rispettando il Patto di stabilità, “bisognerà prendere tutta una serie di decisioni: oggi bisogna decidere cosa fare perché questa è la nuova situazione”. 


AgenPress –  “La presidenza Trump farà grande differenza nelle relazioni tra gli Stati Uniti e l’Europa. Non necessariamente tutto in senso negativo, ma certamente noi dovremo prenderne atto”. Lo ha detto Mario Draghi arrivando al vertice Ue informale di Budapest.

“Ci sono grandi cambiamenti in vista e credo che quello che l’Europa non può più fare è posporre le decisioni. Come avete visto in tutti questi anni si sono posposte tante decisioni importanti perché aspettavamo il consenso. Il consenso non è venuto, è arrivata solo uno sviluppo più basso, una crescita minore, oggi una stagnazione. Mi auguro che ritroveremo uno spirito unitario”, ha sottolineato.

La nuova amministrazione Trump “sicuramente darà grande impulso ulteriore al cosiddetto high tech, dove noi siamo già molto indietro, e questo è il settore trainante della produttività. Già ora la differenza della produttività tra gli Stati Uniti e l’Europa è molto ampia, quindi noi dovremo agire”, ha spiegato Draghi, ricordando che “gran parte delle indicazioni” del suo report sulla competitività sono incentrate su questo tema.

“Trump darà tanto impulso nei settori innovativi e proteggerà molto le industrie tradizionali, quelle dove noi esportiamo di più negli Stati Uniti.  E quindi dovremo negoziare con l’alleato americano, con uno spirito unitario in maniera tale da proteggere anche i nostri produttori europei”.

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