AgenPress – “Il 2% del Pil in difesa è un dato acquisito da tutte le nazioni nella Nato e siamo rimasti tra i pochi a non averlo ancora raggiunto”.
Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto a Bruxelles, precisando che, al momento, la traiettoria della spesa militare in manovra è “decrescente” e questo “è un tema sia politico, perché ci siamo impegnati a raggiungerlo, ma anche un problema della difesa italiana, perché in un periodo di questo tipo l’investimento per la difesa non lo fai solo perché fai parte di un’alleanza, ma perché la difesa e la deterrenza sono necessarie per garantire un futuro democratico, anche alla nostra nazione”.
“Ho fortemente voluto il G7 difesa perché trovavo surreale che si parlasse di tutto tranne che di difesa in un momento storico come questo. La proposta è stata immediatamente accettata dai partner e i canadesi, che presiederanno il prossimo G7, hanno detto che vogliono proseguire, dunque come Italia abbiamo iniziato qualcosa che può essere molto utile”, ha aggiunto Crosetto.
“Al G7 parleremo non solo di Ucraina ma anche di Medio Oriente e Indopacifico, temi rilevanti, partendo dalle guerra che si vedono ma per poi finire a quelle che non si vedono ma che si combattono tutti i giorni, come quelle ibride: nessuno se ne rende conto ma tutti i nostri Paesi sono sotto attacco tutti i giorni, pensiamo al cyber”.