AgenPress – “Sulle accise ci sarà un allineamento: ci sarà presumo una riduzione della benzina e un aumento del gasolio al netto degli autotrasportatori che hanno una” loro normativa, ma “vedremo, abbiamo demandato al Parlamento”. Così il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo il Cdm che ha approvato la manovra. “Io la macchina ce l’ho a gasolio, pagherò un centesimo in più al litro, una stangata da cui non mi riprenderò più”.
Di “dichiarazione sbagliate e fuorviante” replica Carlo Rienzei presidente Codacons. “Evidentemente Giorgetti non conosce il parco auto circolante in Italia, e non sa che nel nostro Paese il 41,5% delle vetture a disposizione delle famiglie è alimentato a gasolio. Questo significa che anche un piccolo aumento delle accise, cui si applica anche l’Iva, determina a tutti gli effetti una stangata sulla pluralità di italiani che ogni giorno si muovono con una automobile a gasolio”.
Nello specifico sono 16,7 milioni le auto diesel circolanti in Italia nel 2024. Un aumento delle accise di 1 centesimo di euro per il gasolio equivale ad una maggiore spesa da +0,61 euro su un pieno da 50 litri, se si tiene conto anche dell’Iva applicata sulle accise. In un anno l’aggravio di spesa complessivo a carico dei proprietari di auto a gasolio sarà pari a +245,6 milioni di euro, conto che raggiunge 1,23 miliardi di euro nel caso in cui l’accisa dovesse salire di 1 centesimo all’anno per cinque anni”.