AgenPress. “Esprimiamo vicinanza e solidarietà al collega che per svolgere il proprio dovere ed identificare persone che si erano date alla fuga dopo un incidente stradale, è rimasto ferito ieri a Crotone a seguito di una brutale aggressione. Fermo restando la piena fiducia nell’Autorità Giudiziaria che sta indagando per chiarire la dinamica dei fatti, emerge con forza la facilità con cui un poliziotto viene brutalmente aggredito solo perché aveva tentato di svolgere il proprio dovere. Ad aggrevare il quadro della situazione, emerge anche l’assoluta mancanza di consapevolezza e rispetto della sacralità della vita, atteso che il figlio della vittima, dopo aver preso la pistola del collega ha provato a sparare, con quest’ultimo riverso a terra”.
E’ quanto afferma in una nota, Felice Romano, Segretario Generale del SIULP, il sindacato maggioritario del comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico, a seguito dei fatti di Crotone: “L’intervento si è concluso con un tragico epilogo poiché il collega è stato costretto dalla furia del branco, a fare uso della pistola di ordinanza colpendo mortalmente uno degli aggressori. Una morte che sicuramente si poteva evitare se i fuggitivi si fossero fermati all’alt, e avessero fornito le proprie generalità. Una vita persa che addolora ma che è il risultato della furia violenta con cui hanno aggredito il poliziotto. Nel riconfermare piena fiducia negli inquirenti, rivolgiamo al collega, ricoverato in ospedale in gravi condizioni, gli auguri di una pronta guarigione”.