AgenPress – Ogni giorno, in Italia, 19 minori subiscono violenze o abusi. L’infanzia è stata violata quasi 7.000 volte nel 2023, e i reati contro chi ha meno di diciotto anni sono cresciuti del 35% negli ultimi dieci anni e dell’89% dal 2006. A dirlo sono i dati elaborati dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale e resi noti da Terre des Hommes alla Camera dei Deputati, in occasione della presentazione del Dossier indifesa La condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo 2024 e in vista della Giornata internazionale delle bambine dell’11 ottobre. I numeri raccontano un’emergenza che non può essere ignorata, fatta di storie interrotte e vite spezzate.
Dal Dossier emerge che sono proprio le bambine e le ragazze ad essere colpite in misura maggiore dai reati a danno di minori, nel 61% dei casi sono loro le vittime. A spingere questa percentuale soprattutto i crimini sessuali: a partire da violenza sessuale e violenza sessuale aggravata, che vedono rispettivamente l’89% e l’85% di vittime femminili, passando per gli atti sessuali con minorenni (il 79% di vittime è femmina), detenzione di materiale pornografico e corruzione di minorenne (entrambi con il 78% di vittime di genere femminile), fino alla prostituzione e pornografia minorile (in entrambi le vittime sono al 64% bambine o ragazze).
Il Dossier segnala che è tra le mura domestiche, nel luogo che dovrebbe essere più sicuro, che avvengono la maggior parte dei crimini contro i minori. Nel 2023, i maltrattamenti in famiglia sono risultati il reato più diffuso, con 2.843 casi, in aumento del 6% rispetto all’anno precedente e più che raddoppiati dal 2013. Un dato agghiacciante, che mostra come le famiglie, spesso alle prese con fragilità economiche e sociali, non riescano a garantire quella protezione che dovrebbe essere scontata.
“L’immagine della famiglia come luogo sicuro e accogliente, come nido in cui i bambini possono crescere per imparare a spiccare il volo, mostra più di una crepa e chiama in causa tutti i nostri sforzi affinché i genitori non debbano affrontare in solitudine una fragilità che appare sempre più evidente”, ha dichiarato Paolo Ferrara, direttore generale di Terre des Hommes.
La cultura patriarcale, che ancora permea molte parti della nostra società, continua a mettere le donne e le bambine in una posizione di vulnerabilità. “La violenza, soprattutto quella fisica, continua a consumarsi in maggioranza sul corpo delle bambine e delle ragazze e questo, non ci stancheremo mai di dirlo, costringe tutti noi a non mollare la presa su una battaglia culturale, per superare la struttura patriarcale e creare una società più inclusiva fondata sul rispetto dell’altro, che è ancora lontana dal produrre i cambiamenti sperati”, afferma Ferrara.
Tra i crimini in aumento, oltre ai maltrattamenti in famiglia, troviamo le violenze sessuali (912 casi, +1% dal 2022 e +51% dal 2013) e l’abbandono di persone minori o incapaci, che nel 2023 ha raggiunto i 568 casi (+3%). Un altro reato in crescita è la pornografia minorile, con 171 casi registrati, un aumento dell’1% rispetto all’anno precedente.
Al contrario, alcuni reati mostrano un trend in calo. La prostituzione minorile ha visto una diminuzione significativa, con 28 casi nel 2023, segnando un calo del 24% rispetto al 2022 e del 65% negli ultimi dieci anni. Anche la detenzione di materiale pedopornografico è scesa del 18% rispetto all’anno precedente.