Confcommercio. Sangalli, bene ipotesi calo Iva, ma servono certezze. Imprese rischiano chiusura

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Agenpress  – Il Premier Conte ha chiuso gli Stati generali dell’economia e guarda al rilancio per l’Italia: bisogna coltivare il dialogo per un obiettivo condiviso, in un confronto franco e diretto. Al lavoro sulle riforme, puntando al Recovery Plan. Nel piano del Governo si va dal fisco all’alta velocità. Si studia anche l’ipotesi del calo dell’IVA per dare una spinta ai consumi.

“Stiamo discutendo in questi giorni sull’Iva perché ritoccarla, abbassarla un po’ potrebbe dare una spinta alla ripresa dei consumi: è un fatto di fiducia”. Lo ha detto ieri, 20 giugno, Giuseppe Conte, rispondendo a una domanda di alcuni cittadini che sono stati ricevuti durante gli Stati generali in rappresentanza di alcune categorie produttive.

“Bene l’ipotesi del Governo di sostenere consumi e domanda interna attraverso misure di riduzione dell’Iva, sarebbe un segnale importante di fiducia che abbiamo sempre auspicato. Che non sia, però, una misura eccessivamente provvisoria”, afferma il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, sostenendo che “consumatori e imprese hanno bisogno di certezze per programmare e realizzare scelte di acquisto e di investimento indispensabili per rilanciare l’economia”.

L’economia italiana, sottolinea infatti commentando la congiuntura dell’Ufficio studi della confederazione, “nonostante la fine del lockdown, fatica a riprendersi. A maggio i consumi sono calati del 30%, le famiglie hanno meno reddito e molte imprese rischiano la chiusura. C’è pochissimo tempo, bisogna passare subito dagli annunci alla concretezza dei risultati. A partire dalla liquidità, che molte imprese non hanno ancora visto, fino ad un piano di rilancio dell’immagine dell’Italia nel mondo”.

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