Agenpress. “L’Italia e l’Europa sono soggette a politiche predatorie da parte di Stati incompatibili con i nostri valori, interessati a prendere il controllo delle nostre economie. Lo scenario delineato dal report UE sui rischi del 5G, svelato da Bloomberg e rilanciato da Francesco Bechis su Formiche, è inquietante: grazie alle reti di nuova generazione, potenze ostili potrebbero infiltrarsi nelle nostre infrastrutture critiche, dall’energia all’elettricità, fino ai dati personali.
La Guerra fredda cibernetica fra il blocco occidentale e le potenze orientali imperversa, e ci chiediamo cosa intenda fare il governo in materia. La discussione sul dl cybersecurity prenda atto di queste nuove evidenze, e il legislatore ne tenga conto. Le aziende come Huawei e ZTE hanno un rapporto di osmosi con le gerarchie militari e politiche della Repubblica Popolare Cinese, tanto che ZTE è controllata per la maggioranza della proprietà proprio dallo stato cinese e Huawei è in un rapporto di dipendenza con la casa madre cinese.
FDI ha da sempre portato avanti la richiesta di tutelare le infrastrutture chiave della nostra Nazione da attacchi stranieri, stabilendo un perimetro di sicurezza nazionale e chiarezza sui rapporti.”
E’ quanto dichiara il deputato responsabile Innovazione di Fratelli d’Italia Federico Mollicone.