Perugia, manifestazione animalista. PAE: “Dichiarazioni della consigliera regionale Puletti (Lega) pretestuose e faziose non corrispondenti a verità”

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AgenPressIn riferimento alla manifestazione animalista indetta dal  Comitato Cittadini per la sicurezza e pacifica convivenza con i cinghiali  in data 21 c.m a Perugia., in rappresentanza del PAE che ha aderito all’iniziativa, mi trovo costretto a replicare alle dichiarazioni riportate dai media della consigliera regionale Manuela Puletti (Lega) dal contenuto del tutto pretestuoso e fazioso non corrispondente a verità.

Sebbene ci siano stati alcuni slogan avverso la categoria dei cacciatori l’evento è stato caratterizzato da puntuali interventi di esperti competenti scientifici tra biologi, etologi, veterinari ma anche filosofi argomentando pubblicazioni scientifiche e report statistici che non consentono di suffragare la politica dell’abbattimento indiscriminato di tutti i cinghiali. Evidentemente alla consigliere Puletti fa comodo aggrapparsi a degli slogan da tifoseria non avendo argomentazioni per confutare le tesi scientifiche relative al controllo degli ungulati ed alla diffusione della PSA ed a tal proposito cito uno stralcio delle parole del nuovo commissario straordinario per la peste suina africana Dott. Filippini “Oggi, stando alle indagini epidemiologiche, il ruolo dell’uomo è più importante rispetto a quello dell’animale”, che  tradotto vuol dire che sono gli stessi allevatori, di cui molti cacciatori, ad avere introdotto incautamente dentro i propri allevamenti il virus della PSA.

La questione è solo politica,  il Governo Meloni vuol fare credere che da due anni tutti i problemi dell’Italia e degli italiani che non arrivano a fine mese e che rinunciano a curarsi per le lunghe file d’attesa nella sanità pubblica sono rappresentati dagli animali selvatici con l’unica soluzione affidata alle doppiette. Caso vuole che il suo europarlamentare Pietro Fiocchi è proprietario dell’omonima azienda, prima in Italia per la produzione di cartucce e munizioni al piombo per la caccia da sempre legata al mondo venatorio che vedrà decuplicarsi i propri profitti. Oltre ad ottenere un tornaconto elettorale dal mondo venatorio, vengono a rafforzarsi le posizioni  di altri  parlamentari, la caccia insegnata a scuola è la proposta dell’assessore all’istruzione della regione Veneto, Elena Donazzan, come la deputata Maria Cristina Caretta, già presidente nazionale Confavi (Confederazione delle Associazioni Venatorie Italiane), l’eurodeputato Sergio Berlato, già presidente nazionale Confavi e presidente dell’Associazione Cacciatori Veneti. Da sottolineare anche il ddl Bruzzonei cui otto articoli intendono procedere alla deregulation dell’attività venatoria, solo per citare alcuni esempi.

La consigliera Puletti, in perfetta continuità con il governo, difende i cacciatori ma omette di dire che per rimediare ai guasti prodotti dalla fauna selvatica è previsto un indennizzo a carico dello Stato ex art. 26, legge n. 157/92 ed in caso di inottemperanza la giurisprudenza impone Regioni e Provincie a risarcire integralmente il danno, in altre parole a pagare sono i cittadini tutti con proprie tasse e non soltanto gli unici responsabili che per decenni hanno introdotto le specie alloctone dai paesi dell’est Europa totalmente differenti (più grandi, più confidenti, più prolifiche) dagli ungulati autoctoni (unica causa dell'”invasione” dei cinghiali) e cioè le associazioni faunistico venatorie. Omette di dire che i cacciatori sono responsabili non solo dei danni arrecati dai cinghiali, ma anche dell’uccisione, in soli 15 anni, di circa 350 persone e ferimento di oltre 1.350 (numeri sottostimati attinti dai media), trasportate in ospedale con costi a carico del SSN che tradotto a carico dei contribuenti italiani. Omette di dire che le varie condanne inflitte dalla CGUE per la violazione della Direttiva “Uccelli” e le attuali procedure d’infrazione ed inchieste della Commissione UE (violazione delle norme su bracconaggio, mancato divieto sulle munizioni al piombo, caccia a specie in sofferenza e in periodo di migrazione nonchè nuove violazione delle norme europee per mancato rispetto della direttiva Uccelli (2009/147 CEE) e del Regolamento europeo 2021/57) che ci obbligano a pagare 400 mila euro al giorno (!!!!) pagati sempre dai soliti cittadini italiani. Omette di dire che l’art. 1, comma 449°, della legge 29 dicembre 2022, n. 197 (Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025) dispone che “il fondo di cui all’articolo 24 della legge 11 febbraio 1992, n. 157, è incrementato di 500.000 euro annui (soldi pubblici prelevati dalle tasche degli italiani) da sommare al milione di euro annualmente stanziati.

Il PAE proporrà al Parlamento europeo di addebitare i costi delle sanzioni comunitarie ed i risarcimenti a favore degli agricoltori alle associazioni venatorie contestualmente di abrogare finanziamenti pubblici alle medesime ed utilizzare i milionari fondi risparmiati per il comparto della sanità pubblica incrementando posti letto ospedalieri ed azzerando i tempi per le liste di attesa.” – Dichiara il presidente del PAE, Stefano Fuccelli.

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