AgenPress. Vorrei chiarire la mia opinione sul governo in carica, giusto per fugare qualche equivoco: io sono un deputato di opposizione, e non ho mai sostenuto un solo atto di questo governo, sul quale ho un giudizio anche più severo di altri.
Il presidente del Consiglio Conte si è rivelato un professore attrezzato, competente, e -sorpresa delle sorprese – anche politicamente scafato. Si è spinto fino ai nostri impervi cespugli democristiani, lui premier degli anti politici, e ha sdoganato la cultura cattolico democratico come cultura di riferimento di un’esperienza di governo.
Non è poco. E se ne deve tenere conto. Dobbiamo diventare contiani? Fare un partito con lui? Iscriverlo alla nuova Dc? Sono battute giornalistiche.
La realtà è che si va verso una legge elettorale interamente proporzionale, e ciò provocherà – o quantomeno faciliterà – il ritorno di un forte Centro. Questo Centro sarà forte se attingerà a tutti e due i campi del ventennale bipolarismo in liquidazione: Berlusconi e Renzi, Conte e Cairo, i democristiani e i Cinquestelle più politicizzati, conservatori e riformisti.
E’ la nuova Dc, bellezza. Preparatevi, perché succederà.
E’ quanto dichiara, in una nota, l’on. Gianfranco Rotondi, vicepresidente del gruppo FI alla Camera e presidente della Fondazione Dc.