Agenpress – Ha commesso gravi e reiterate violazioni del codice etico: è per questo che l’Associazione nazionale magistrati ha decretato l’espulsione del pm romano Luca Palamara, indagato a Perugia per corruzione. E’ la prima volta che un provvedimento così drastico viene assunto nei confronti di un ex presidente dell’Anm.
Il Comitato direttivo centrale all’unanimità ha respinto la richiesta del pm romano Luca Palamara di essere ascoltato. Solo qualche giorno fa Palamara aveva chiesto di essere ascoltato per poter chiarire la sua posizione. Ma il Comitato direttivo centrale ha ritenuto che questa audizione non si potesse compiere perché non è previsto dal suo statuto. L’audizione può avvenire solo davanti al collegio dei probiviri, dinanzi al quale Palamara non si è mai presentato.
Dentro la magistratura “c’è una gigantesca questione morale”, ha detto il presidente dell’Associazione nazionale magistrati Luca Poniz.
Salgono a una decina i componenti che si sono dimessi in seguito alla polemica interna legata alla pubblicazioni delle chat del pm romano Luca Palamara. Oltre ai 7 componenti di magistratura Indipendente, si sono dimessi Silvia Albano di Area e l’ex presidente Francesco Minisci e Bianca Fieramosca di Unicost, due di loro facevano parte della giunta. Gli ultimi dimissionari sono stati tutti sostituiti “Nessun contrasto può giustificare l’abbandono del luogo deputato al confronto” ha detto Poniz, prendendo atto delle dimissioni dei componenti di Magistratura Indipendente con amarezza.