AgenPress. Nell’anniversario della morte di Jina Mahsa Amini, rendiamo omaggio alla sua memoria e al movimento “Donne, vita, libertà” guidato dal coraggio e dalla determinazione di innumerevoli iraniani, in particolare donne. Due anni fa, gli iraniani sono scesi in piazza per chiedere il rispetto delle libertà fondamentali. Con la terribile situazione dei diritti umani in Iran, in particolare la repressione dei diritti delle donne, queste voci, che chiedono dignità e uguaglianza, devono ancora essere ascoltate e rispettate.
La repressione del movimento “Donne, vita, libertà” da parte delle autorità iraniane ha causato centinaia di morti, migliaia di detenzioni ingiuste e danni e gravi limitazioni alla libertà di opinione ed espressione e ad altre libertà civili. Le autorità giudiziarie iraniane hanno utilizzato pene sproporzionatamente dure, tra cui la pena capitale, contro i manifestanti. L’UE coglie l’occasione per ribadire la sua forte e inequivocabile opposizione alla pena di morte in ogni momento, in ogni luogo e in ogni circostanza, soprattutto tenendo conto del preoccupante aumento delle esecuzioni registrato in Iran negli ultimi anni. L’UE ricorda inoltre che, ai sensi del diritto internazionale, il divieto di tortura è assoluto. Non vi sono ragioni, circostanze o eccezioni di alcun tipo che possano essere invocate come giustificazione per il suo utilizzo.
L’UE continua a chiedere all’Iran di eliminare, nella legge e nella pratica, tutte le forme di discriminazione sistemica contro tutte le donne e le ragazze nella vita pubblica e privata e di adottare misure di genere per prevenire e garantire protezione per le donne e le ragazze contro la violenza sessuale e di genere in tutte le sue forme. L’UE crede e si batte per i diritti fondamentali come la libertà di espressione, anche online e offline, e la libertà di riunione, che devono essere rispettati in ogni circostanza. Una società civile forte e libera è essenziale.
Ancora una volta, l’UE invita l’Iran a implementare i trattati e gli accordi internazionali pertinenti di cui è parte, a consentire l’accesso libero e senza ostacoli al paese ai titolari del mandato delle procedure speciali del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite e a cooperare pienamente con la missione indipendente e internazionale di accertamento dei fatti incaricata dal Consiglio per i diritti umani. Chiediamo che gli autori di violenza e violazioni dei diritti umani siano ritenuti responsabili.
L’UE invita inoltre l’Iran a porre fine immediatamente alla pratica inaccettabile e illegale della detenzione arbitraria, anche di cittadini dell’UE e di cittadini con doppia cittadinanza UE-iraniana, e a liberarli immediatamente.
L’UE e i suoi Stati membri continuano a chiedere alle autorità iraniane di rispettare e sostenere i diritti dei propri cittadini, di consentire proteste pacifiche e di garantire le loro libertà fondamentali.