AgenPress – “Voglio tranquillizzare i nostri amici italiani, il rapporto chiede solo un chiarimento sulla situazione dei beni, e quando si chiarisce è sempre positivo”.
Lo ha detto questa sera il presidente della Corte dei Conti, Pierre Moscovici, sulle polemiche su Trinità dei Monti seguite al rapporto sul patrimonio immobiliare gestito dalla Francia a Roma, tra cui le cinque chiese francofone.
“Sono davvero molto stupito che si possa interpretare e deformare il senso di un rapporto della Corte dei Conti francese che si rivolge ai francesi e in particolare ai ‘Pieux Etablissements’ per la loro gestione dei beni religiosi in Italia”.
“A volte, nel corso della mia vita pubblica mi stupisco di quanto Francia e Italia si critichino così tanto a vicenda. E questo pur essendo così vicini da un punto di vista economico, culturale”.
“Il rapporto della Corte dei Conti – ha detto ancora – non ha nulla a che vedere con rivendicazioni o altro, i giudici ritengono che i Pieux Etablissements debano essere meglio gestiti, ma si rivolge ai francesi, che si occupano da secoli di quelle chiese e degli immobili annessi. Mi sembra irragionevole interpretare e deformare queste parole contenute nel rapporto. Poi ci possono sempre sempre delle ambiguità ma la Corte chiede un chiarimento della situazione come amministratore. Insomma, non c’è e non ci potrebbe essere in un rapporto della Corte dei Conti alcuna intenzione di fare qualcosa di quei beni gestiti per secoli, nessuna intenzione di privatizzare, o di svuotare del significato che quegli immobili hanno. I giudici chiedono soltanto che quegli antichi accordi tra Francia e Santa Sede siano oggi chiariti. Si tratta di accordi di secoli fa, che devono adattarsi al tempo presente”