AgenPress. Pecoraro Scanio: “Tav non diventi un nuovo Mose. Stop al megatunnel. Si ristrutturi linea esistente e usare fondi per linee pendolari e alta velocità al Sud e altre aree non servite. Bocciatura da corte conti europea è uno stop”.
Lo dice l’ex Ministro dell’Ambiente dopo la dura decisione della Corte dei Conti Europea che bocca il megatunnel della Tav in val di Susa come megaspreco di danaro pubblico.
“Da anni spieghiamo che quell’opera oltre ai rischi ambientali risulta un disastro economico. Non c’è previsione di trasporto merci e passeggeri che giustifichi una spesa così esagerata. E dopo emergenza Covid questo è ancora più evidente.
Governo abbia il coraggio di dire stop e spostare le risorse su ristrutturazione del tunnel e della linea esistente (con costi previsti di centinaia di milioni e non 10 miliardi) e per migliorare linee di pendolari e portare alta velocità al Sud e nelle altre aree oggi non servite”.
“La Tav non diventi uno scandalo come il Mose di Venezia che rischia di arrugginire sotto la Laguna dopo costi iperbolici e malaffare da record” conclude l’ex Ministro.