Campo largo. Conte, mai con Renzi, noi contrastiamo “l’affarismo”. Replica: confrontiamoci in Tv o in Tribunale

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AgenPress –  “Il popolo italiano che non si fida più di Renzi. Noi mai potremo lavorare con Renzi e costruire un progetto con lui”. Lo ha detto il leader del M5s Giuseppe Conte alla festa del Fatto, aggiungendo che ne parlerà Elly Schlein. “Avremo modo di parlarne sicuramente. Noi con Pd e Avs stiamo lavorando e non si parte da zero”, ma “un progetto alternativo non puoi farlo con persone che contaminano”.

“Questo campo largo, questa formula che significa? Questo campo deve essere coeso, loro hanno fatto il Jobs Act e sono convinti, non vogliono il salario minimo, sono contro il reddito di cittadinanza. Noi siamo in politica per contrastare l’affarismo”, “non può essere che ti appropri per le istituzioni per fare affari”, ha aggiunto riferendosi a Matteo Renzi. “Se qualcuno pensa, con queste presenze inquinanti di rovinare i nostri principi e valori non ci riuscirà”.

Non si è fatta attendere la replica del diretto interessato. “Anche oggi Giuseppe Conte si occupa di me e sceglie la festa del Fatto Quotidiano per dire che io sono “un affarista che sta entrando nella partita del litio.” Addirittura il litio? Evidentemente Conte non sta benissimo, questa polemica con Grillo lo sta provando: appena sta meglio, lo invito a un confronto pubblico in streaming, scelga lui se in TV o in Tribunale. Rispetto alla questione politica, ricordo semplicemente che Elly Schlein ha chiesto di costruire una coalizione senza veti che parta dai contenuti: noi siamo pronti a farlo, su stipendi, cultura, infrastrutture, innovazione. Il centrosinistra è a un bivio: se passa la linea PD / Schlein, si costruisce una coalizione e si vincono le elezioni; se passa la linea Fatto Quotidiano / Conte, si mettono i veti e vince la Meloni. Tutto qui. Quanto al passato: Conte ha firmato i decreti Salvini, io le Unioni Civili. Conte ha fatto il Superbonus, io Industria 4.0. Conte fa il tifo per Donald Trump, io per Kamala Harris. Conte ha difeso Sangiuliano, io ne ho chiesto le dimissioni. Conte ha portato i soldati russi in Italia durante il Covid, io ho portato Mario Draghi a Palazzo Chigi. Se vogliamo discutere del passato, sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto. Se vogliamo discutere del futuro, siamo pronti a confrontarci. Ma non prendiamo lezioni di etica da chi diffonde fake news.

 

 

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